Ricerca Oxford: la digitalizzazione del lavoro e le professioni del futuro

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Forse tra qualche anno ci chiederemo dove sono finisti i commercialisti, i tassisti, i ragionieri e perfino gli avvocati; e potrebbero essere a rischio anche tutti quei settori legati alla logistica e alle spedizioni. Questa è la previsione di due ricercatori dell’Università di Oxford, Carl Frey e Michael Osborne, che hanno stimato nel 47% la fetta delle professioni in via di estinzione nei prossimi anni negli Stati Uniti. La rivoluzione digitale e in particolare l’automazione e i progressi nel campo dell’intelligenza artificiale sono un cocktail che porterà all’estinzione di molte professioni. D’altro canto occorre anche tenere presente che la stessa ricerca mette in luce la fiducia che almeno uno su quattro degli intervistati (di età compresa tra i 18 e i 35 anni) sono ottimisti rispetto al futuro mercato del lavoro.

 

I Millennials mantengono un atteggiamento positivo e credono che il progresso tecnologico porterà alla creazione di nuove occupazioni, in quegli stessi settori che oggi sembrano rappresentare una minaccia. L’attuale sistema di connessione a livello globale, ad esempio, aprirà la strada nei prossimi anni ad una costante richiesta di esperti nel campo della sicurezza informatica e della gestione dei big data, mentre gli sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale porteranno alla richiesta di un numero sempre maggiore di professionisti in scienze, ingegneria e matematica. In un mondo sempre più connesso attraverso i dispositivi mobili troviamo tra le occupazioni del futuro più richieste quella dello sviluppatore di applicazioni per mobile.

 

Si tratta di un settore in continua espansione verso cui molte aziende che tradizionalmente operavano su desktop, si sono spostate, complice la costante crescita di utenti che impiegano il mobile. Ne è un esempio la scelta da parte di Amazon di offrire il proprio servizio di video in streaming (Amazon Prime) anche attraverso un’applicazione e non solo da desktop o tv come accade invece per Netflix. Nel settore del gioco online da tempo piattaforme come PokerStars Casino hanno compreso le potenzialità della mobilità e puntando sullo sviluppo di app mobile per offrire ai propri utenti esperienze di gioco direttamente da smartphone. Nell’ambito del lusso  e della moda i brand più famosi, da Armani a Versace hanno impiegato le più importanti applicazioni per la condivisione di immagini e video, come Youtube e Instagram, per creare delle vere e proprie passerelle digitali con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico sempre più ampio e avido di contenuti.

 

In questo contesto ciò che appare evidente sono di certo le possibilità offerte nel campo dell’informatica e della tecnologia, con quelle professionalità altamente specializzate di cui le aziende sono alla ricerca. Digital PR, che si occupano di elaborare operazioni di comunicazione, influencer per veicolare i messaggi, digital strategist per mettere a punto le migliori strategie di marketing e ancora web analyst che si occupano di analizzare,  i dati concernenti un progetto e personal brander  he aiutano le aziende a creare una loro specifica identità digitale.

 

In mezzo a tutto questo ci sono però abilità strettamente umane e che la ricerca condotta all’Università di Oxford mette in prima fila come risorse peculiari che le macchine non potranno sostituire. Queste skill sono rappresentate dalla creatività e dall’intelligenza emotiva dell’essere umano che riusciranno a sopravvivere anche alla rivoluzione digitale.

Assistenti sanitari, medici, dentisti e terapisti, così come artisti, scrittori e molte altre professioni in cui la componente emotiva dell’essere umano è fondamentale continueranno a sopravvivere. I lavori a forte componente creativa saranno difficili da sostituire con una macchina, esistono infatti limiti intrinsechi alle possibilità di automazione e sicuramente nel breve e medio periodo assisteremo ad una più verosimile ridefinizione dei posti di lavori attuali che ad una loro estinzione.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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