La vicenda risale a giovedì 7 ottobre. In quel giorno il piccolo aveva ingoiato una pallina di gomma, rischiando seriamente di soffocare. Sono stati i genitori a trasportarlo immediatamente al pronto soccorso del CTO, allarmati dai suoi respiri che si facevano sempre più affannosi.
Il bimbo è arrivato in ospedale boccheggiante, con quello che tecnicamente viene definito respiro agonico. In altre parole, la frequenza dei suoi respiri si stava riducendo drasticamente e rischiava di arrestarsi del tutto. È stata la prontezza dei medici del nosocomio partenopeo a salvargli la vita.
Il piccolo è stato infatti preso in carico dai medici di turno alle ore 22, e in pochi minuti è stato portato nella shock room, l’area del pronto soccorso adibita alla gestione delle situazioni critiche e minacciose per la vita. Qui i sanitari hanno sottoposto il piccolo alle manovre rianimative, come indica il protocollo clinico consigliato per questi casi.
A questo punto, grazie alle manovre eseguite, i medici sono riusciti a salvare la vita al bimbo, e a recuperare tempestivamente la pallina che gli aveva ostruito le vie respiratorie.
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