Moriva in questo giorno, il 2 febbraio del 2019, il professor Carlo Palermo, nostro amico, assiduo lettore, ma soprattutto formidabile studioso, esperto e profondo conoscitore del patrimonio artistico e architettonico della città. Palermo, pur essendo un “maranese d’importazione”, è stato tra i pochi, negli ultimi 30-35 anni, a battersi realmente per salvare qualcosa di questa città. Il suo nome è legato, indissolubilmente, all’impegno per la tutela e salvaguardia dell’eremo semi rupestre di Pietraspaccata e del vicino bosco della Salandra.
Di Carlo ci restano tanti ricordi, le tante conversazioni sui problemi della città, le tante denunce – spesso lanciate assieme al nostro portale o dalle pagine del Mattino di Napoli – e ci resta, soprattutto, la sensazione, anzi la certezza, di aver perso troppo presto un uomo (dal carattere tignoso e non facile) realmente perbene. Sarebbe bello che chi oggi si impegna per il bosco e l’eremo di Pietraspaccata lo ricordasse ufficialmente o con qualche iniziativa.
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