Un anno negativo per tutti, ma per il Comune di Marano è stato realmente (Covid a parte) un annus horribilis. Circa 3 milioni di euro di fondi di Città Metropolitana persi per insipienza e lentezza amministrativa; un progetto per la realizzazione di una scuola laddove sorge il complesso residenziale del Galeota stralciato; un bene confiscato assegnato con criteri a dir poco discutibili e con una delibera che fa riferimento a uno sfratto (quello attestato da atti ufficiali) inesistente; bonus spesa in molti casi non accettati dai commercianti; strade in condizioni pietose; luci spente di sera in tante zone della città; proprietà dell’immobile del Giudice di pace, sorto con fondi regionale ed europei, persa per oltre il 70 per cento; lo scandalo di via Corree di Sotto e degli sversamenti nell’alveo dei Camaldoli; le continue falle agli impianti idrici; un consigliere comunale di opposizione arrestato per corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa e, dulcis in fundo, l’arrivo di una commissione d’accesso agli atti, inviata dalla prefettura, che potrebbe spingere il Comune verso l’ennesimo scioglimento per infiltrazioni della camorra.
Grazie Visconti, grazie consiglieri e assessori.
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