Il segretario generale del Comune, Michele Ronza, ha firmato nei giorni scorsi un ordine di servizio che autorizza lo spostamento di tre dipendenti dell’Ente da alcuni settori del municipio al settore Anagrafe, da tempo alle prese con una grave emergenza in ordine al personale. Il segretario scrive: “Premesso che le risorse umane assegnate al settore demografico del Comune sono drasticamente ridotte e continueranno a diminuire anche nel prossimo anno, in seguito a cessazione di personale a vario titolo, proprio mentre ci si trova ad affrontare la gestione di processi digitali strategici quali la centralizzazione e informatizzazione delle banche dati nazionali, l’implementazione della carta d’identità elettronica, il passaggio in Anagrafe nazionale popolazione residente. Preso atto delle problematiche evidenziatesi nel corso degli ultimi mesi, che hanno depotenziato la riorganizzazione del settore demografico, non consentendo di garantire lo svolgimento di determinati servizi, si ritiene di dover disporre l’assegnazione al settore demografico di tre dipendenti (più il rientro a tempo pieno di un quarto)”.
I dipendenti, C.P., M.S. e G.M., devono essere adibiti allo svolgimento di funzioni ascrivibili alle loro categorie di appartenenza, con decorrenza immediata.
Sapete come è andata a finire? Nessuno dei tre dipendenti indicati nell’ordine di servizio (ad oggi) si è trasferito al settore demografico e anagrafe. Ogni volta che si prova a spostare qualcuno (era accaduto anche nei mesi scorsi e anche con i commissari) si verificano ammutinamenti o mal di pancia e spesso, per una ragione o per un’altra, si è fermata la giostra.
Il segretario generale, al momento, è rimasto dunque con un pugno di mosche nelle mani, l’assessore al personale e il sindaco tacciono. Segno evidente che al Comune vige l’anarchia e che i vertici dell’Ente non hanno alcun polso e presa sui dipendenti.
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