Angela Celentano, attesa per il Dna dalla Turchia: nuova proroga delle indagini

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A ventinove anni dalla scomparsa di Angela Celentano, la speranza di una svolta resta appesa a una rogatoria internazionale. Il giudice per le indagini preliminari di Napoli, Federica Colucci, ha concesso una nuova proroga di 120 giorni alle indagini sulla cosiddetta “pista turca”, accogliendo l’opposizione presentata dagli avvocati della famiglia Celentano contro la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura. Al centro dell’inchiesta vi è una giovane donna residente a Büyükada, un’isola vicina a Istanbul, ritenuta somigliante ad Angela da una blogger e comparsa in un video diventato virale. Nonostante i ripetuti solleciti inoltrati alle autorità turche per ottenere un campione di DNA e verificarne l’identità, al 25 giugno 2025 non è ancora pervenuta alcuna risposta ufficiale.

Il giudice ha sottolineato la necessità di accertare formalmente l’identità della ragazza e del presunto padre adottivo con cui vivrebbe, come richiesto dai legali Luigi Ferrandino ed Enrica Visconti. L’ipotesi è che Angela, scomparsa il 10 agosto 1996 sul Monte Faito, possa essere stata portata in Turchia poco dopo il rapimento. Tuttavia, una prima analisi antropometrica non ha fornito corrispondenze evidenti, lasciando solo il test del DNA come possibile chiave per risolvere il mistero. I genitori della ragazza, Catello Celentano e Maria Staiano, continuano a seguire gli sviluppi con dolore e determinazione, chiedendo che ogni verifica venga completata con rigore. Intanto, l’indagine resta formalmente aperta, ma il suo futuro dipende ormai solo dalla collaborazione delle autorità turche.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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