Terzo Mandato, Petitto (FI): Consulta boccia il terzo mandato, sconfitta politica che libera la Campania da sistema dannoso
“La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge della Regione Campania che apriva la strada al terzo mandato per il Presidente della Giunta. Una norma pensata su misura per Vincenzo De Luca, in spregio ai principi di alternanza e ricambio democratico. Una sconfitta politica che libera la Campania da sistema dannoso avallato dal centrosinistra”. Così Livio Petitto, capogruppo in Regione Campania di “Moderati e Riformisti” e membro di Forza Italia. “Il pronunciamento della Consulta- prosegue Petitto- è una bocciatura pesante che certifica il fallimento politico e istituzionale di chi ha provato a piegare le regole per restare al potere e attaccato alle poltrone”. “Se qualcuno pensa che ci siano altri e improponibili escamotage per aggirare l’esito di una Sentenza, ebbene sappiano che siamo pronti a dare battaglia. Oggi come ieri, la nostra attività politica- conclude il capogruppo di “Moderati e Riformisti”- è tesa a liberare la Campania ed i campani dal sistema dannoso creato da Vincenzo De Luca e dal centrosinistra campano”.
TERZO MANDATO: RASTRELLI (FDI), PER DE LUCA CALA DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO
Napoli, 9 aprile 2025. “Con la pronuncia della consulta De Luca esce definitivamente di scena dalla politica nazionale. Cala finalmente il sipario su una stagione di basso potere e di asservimento clientelare che ha mortificato per 10 anni la regione Campania, e sul suo piccolo, pessimo interprete”. Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli.
TERZO MANDATO: DI SCALA (FDI), DE LUCA SBAGLIA, LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI
Napoli, 9 aprile 2025. “De Luca sbaglia, la legge è uguale per tutti. E guarda ai fatti. E i fatti dicono che il terzo non si può fare. Punto.”. Lo afferma la consigliera regionale campana di Fratelli d’Italia Maria Grazia Di Scala per la quale, “al di là dei tecnicismi giuridici e delle semplificazioni sarebbe stato preferibile che a chiudere l’era De Luca e dei suoi disastri fossero state le urne e non una sentenza”.