MARANO, CITTA’ ALLO SBANDO SUI RIFIUTI, DIFFERENZIATA FLOP E COMUNE A RISCHIO SCIOGLIMENTO PER MAFIA. TERMINATO IL PRIMO MESE DI LAVORO DELLA COMMISSIONE ISPETTIVA INVIATA DAL PREFETTO

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Marano città sporca, sporchissima. Il servizio non funziona come un tempo poiché, da quanto si apprende, le operazioni di riassetto del territorio (quelle fatte per anni per ripulire le strade dai cumuli anche in presenza di errati conferimenti) non si farebbero più – per questioni di costi – con la cadenza di un tempo. Città sporca perché la differenziata è ormai ferma al palo (35 per cento il dato ufficiale, ma forse siamo ben al di sotto) e in tanti, tantissimi non rispettano più il calendario di riferimento. I pannicelli caldi, come le campagna informative lanciate dal Comune, lasciano il tempo che trovano. Lo abbiamo scritto mille volte: per invertire il trend occorrono multe e telecamere. Ormai si sversa sempre e a qualsiasi ora e senza una strategia forte di contrasto nulla potrà cambiare. Ci sono diverse telecamere, installate oltre un anno fa nelle zone periferiche, non ancora attive su alcuni punti del territorio. Vennero installate nell’ambito del progetto Terra dei fuochi e sono già in manutenzione benché non siano mai state attivate.

Lo scenario è pessimo in tanti punti della città. Città sporca, telecamere non attive (si attende approvazione di uno specifico regolamento di utilizzo), e Comune a rischio scioglimento, sarebbe il quinto, per mafia. La commissione ispettiva nominata dal prefetto di Napoli è al lavoro già da un mese. I filoni individuati e gli spunti non mancano. Il lavoro sarà chiuso in tre mesi o occorrerà una proroga di altri tre? Probabile che per tutti i comuni in cui sono state nominate commissioni di accesso, pertanto Marano, Giugliano, Pomigliano, si chiuda in tre mesi.

© Copyright 2025 Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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