COMUNI, COMMISSIONI D’ACCESSO E STRATEGIE. ANCHE GIUGLIANO A UN PASSO DAL BARATRO. A MARANO, INVECE, NESSUNO FA ANCORA MEA CULPA PER CERTE SCELTE

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Il cerchio si stringe, inesorabilmente, anche su Giugliano, comune balzato a più riprese all’attenzione generale per inchieste giudiziarie e vicissitudini amministrative di ogni genere.

Poco c’entra se il sindaco in carica Pirozzi sia da ritenere non affine a determinati ambienti: le commissioni di accesso vengono inviate, anche per molto meno, nei comuni dove si verificano episodi inquietanti e a Giugliano, in uno dei comuni più importanti della Regione, di cose accadute ve ne sono tante.

Ieri anche la presidente della commissione regionale anticamorra ha chiesto al prefetto di inviare una commissione al Comune di Giugliano. Una richiesta sempre più pressante, che il nostro portale ha fatto propria già da diversi mesi.

“In qualità di presidente della commissione regionale Anticamorra ha richiesto al Prefetto di Napoli di valutare l’invio della commissione d’accesso al Comune di Giugliano. Una valutazione su eventuali infiltrazioni della camorra nella gestione della pubblica amministrazione va fatta dopo l’inchiesta sul clan Mallardo che ha portato in carcere 25 persone”. Lo annuncia in una nota Carmela Rescigno, consigliere regionale della Lega e presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania.
Va tolta ogni ombra sull’amministrazione comunale. Sono certo – conclude – che il Prefetto vorrà valutare attentamente la mia richiesta”: questo il comunicato della Rescigno.

Nella vicina Marano, come evidenziato tante volte, lo scioglimento è a un passo. Il lavoro della commissione, appena insediatasi, non è ancora iniziato ma i presupposti – per una serie di atti, frequentazioni e situazioni ampiamente descritte in passato – sembrano esserci tutti per quello che sarebbe il quinto scioglimento per mafia del Comune. A Giugliano, invece, nel caso di accesso ispettivo e successivo via libera, si tratterebbe del terzo.

Qualche politico locale, a Marano, ha lanciato l’idea di dimissioni in massa per scongiurare l’onta di un nuovo commissariamento. Facciamo chiarezza anche su questo punto: dimissioni o non dimissioni, il Viminale ha la facoltà di sciogliere ugualmente l’attuale civico consesso. Ma è pur vero che, se esiste una sola possibilità di evitare lo scioglimento (in qualche raro caso si è verificato), la strada è solo quella delle dimissioni volontarie di tutti e non di una sfiducia al sindaco, che sembrerebbe ai più, invece, una mera operazione di palazzo e di congiura. Purtroppo i consiglieri non si parlano, non discutono, non sono aperti ma parlano per partito preso o per interesse personale e, in alcuni casi, nemmeno si fidano gli uni degli altri.

Il sindaco di Marano, purtroppo, ha già fatto capire di essere intenzionato a fare muro contro muro, come lo fecero i suoi predecessori. Ha sbagliato prima a non ascoltarci, quando scrivevamo che alcune nomine e sostegni politici sarebbero stati deleteri; sbaglia ora a non riflettere su alcune ipotesi.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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