«Abbiamo consegnato in questi anni 1500 autobus nuovi, eravamo partiti in Campania da zero». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta social.
«Avevamo un’anzianità dei pochi pullman che avevamo compresa tra i 18 ei 20 anni, oggi abbiamo un’età media di 6 anni. È un investimento enorme, che stiamo arrivando a completare con l’acquisto di nuovi mezzi su gomma per 1800 autobus nuovi. Uno sforzo gigantesco, unico in Italia: siamo la Regione che ha investito di più nel trasporto pubblico locale» ha aggiunto De Luca.
«Poi avremo altre decine di treni nuovi che abbiamo acquistato, molti già messi in servizio. A fine estate entrerà in servizio il primo treno nuovo della Stadler sulla linea Napoli-Sorrento, che è l’ultimo tratto di criticità che noi abbiamo nel trasporto pubblico. Nell’arco di un anno e mezzo, avremo fatto una rivoluzione nel trasporto ferroviario dell’Eav, per la Circumvesuviana Napoli-Sorrento. Abbiamo previsto percorsi dei treni ogni 12 minuti, una cosa inimmaginabile, con la quale immaginiamo di risolvere definitivamente il problema della mobilità sulla costiera sorrentina» ha concluso.
LEGGE SUL FINE VITA
«Anche in Regione Campania vogliamo discutere di una legge sul fine vita, dialogando e rispettando tutti, ma da istituzione laica». De Luca, a proposito del tema fine vita, dopo aver ricordato che “in Toscana è stata approvata una norma che riguarda la possibilità di interrompere la vita su richiesta di pazienti gravi».
«Noi riteniamo che questo sia un tema estremamente delicato – ha aggiunto De Luca Quando si parla, comunque, di interruzione di una vita, stiamo affrontando un tema che tocca la coscienza di ogni singola persona, al di là orientamenti degli politici, delle fedi religiose. Abbiamo in discussione una legge presso il Consiglio regionale e ci muoveremo come abbiamo fatto per la legge sulla famiglia: parlando, discutendo, confrontandoci con le diverse opinioni».
De Luca ha poi aggiunto che «non è un tema nel quale una legge può determinare i vincitori e gli sconfitti, qui non vince nessuno quando si interrompe una vita umana, non c’è da festeggiare assolutamente nulla e faremo di tutto per incrementare l’aiuto alle famiglie in caso di malattie gravi, che durano a volte decenni, per incrementare le cure palliative. Poi, decideremo. Nessuno di noi credo abbia il diritto di obbligare un altro essere umano a vivere una vita di calvario», ha concluso De Luca.
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