Una delle strategie dei “fedayn” o dei pasdaran (fate voi) del sindaco Morra, di coloro che si trovano all’interno della maggioranza e ma anche della minoranza, è chiara: minimizzare l’accaduto, ovvero l’arrivo di una commissione d’accesso che potrebbe decretare il quinto scioglimento per mafia del comune di Marano. Un record assoluto a livello globale.
Il solo fatto che un Ministro degli Interni e una prefettura inviino in un Comune, per la terza volta in pochi anni, una commissione ispettiva per accertare eventuali infiltrazioni mafiose dovrebbe far tremare le vene ai polsi a tutti. A tutti quelli che, in primis, si professano amanti della città e del territorio. Eppure le reazioni, eccezion fatta per alcuni consiglieri, sono avvilenti. Negare, negare, mentre altri, sussurrandolo a bassa voce o fuori ai bar, fanno circolare balorde ipotesi, come quelle di provare, se sarà necessario, a fare pressioni politiche su alte sfere. Vogliamo sperare che questi campioni della cosa pubblica stiano scherzando o che abbiano bevuto un po’ troppo.
C’è qualcuno, però, anche nelle fila della disgregata e per molti versi finta minoranza, che ha capito che la faccenda è maledettamente serie: non parla, come suo costume, ma sotto sotto sta cercando di capire come “sostenere” occultamente il sindaco. Lo ha già fatto, in altri casi, ed è pronto a rifarlo.
Tentativi sguaiati o pressioni sottobanco che, ad ogni modo, non porteranno da nessuna parte. La triade inviata dal Viminale è a prova di bomba e Piantedosi mai si lascerà influenzare da qualche cacicco locale, di sinistra o non di sinistra. Chi è del territorio ha già capito il “giuoco”. Gli atti da vagliare sono tanti e gli estremi (basterebbe solo leggere qualche articolo di Terranostranews) sembrerebbero esserci tutti per lo scioglimento. Ad ogni modo staremo a vedere. Quel che è certo che i pazzi, oggi, non sono quelli che scrivevano e che ancora scrivono di “russi”, nuove costruzioni con familiari di amministratori molto “interessati”, ma sono forse quelli che continuano a pensare che l’arrivo della commissione ispettiva sia una sorta di scherzo. Scherzate, scherzate pure.
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