Processo Open Arms, il PM chiede sei anni di reclusione per Matteo Salvini

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Il Pubblico Ministero ha chiesto sei anni di carcere per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver bloccato lo sbarco di 147 migranti dalla Open Arms a Lampedusa cinque anni fa. La pena richiesta copre entrambi i reati contestati, con Salvini che rischia fino a 15 anni di reclusione.

La procuratrice aggiunta Marzia Sabella ha affermato che il “place of safety” (POS) doveva essere concesso immediatamente e ha criticato Salvini per aver compromesso la libertà dei migranti senza giustificazione. Nonostante molti dei migranti siano irreperibili, i loro nomi verranno letti in aula per ricordarli.

La premier Giorgia Meloni ha espresso il suo sostegno a Salvini su X, definendo la richiesta di pena come un grave precedente e sostenendo che il Ministro stava semplicemente adempiendo al suo dovere di protezione dei confini.

Il PM Gery Ferrara ha precisato che il processo non è politico ma riguarda atti amministrativi. Ha sottolineato che le decisioni sugli sbarchi, con Salvini come Ministro, erano di competenza diretta del Ministero dell’Interno.

Ferrara ha inoltre spiegato che non tutti i Paesi sono considerati “posti di sicurezza”, citando la Libia e la Tunisia come esempi di nazioni inadeguate. Ha ribadito che i diritti umani devono prevalere sulla sovranità statale e che anche i criminali devono essere salvati in mare e poi processati.

L’avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno, ha criticato la requisitoria, sostenendo che il PM sta contestando la linea politica del governo piuttosto che la condotta individuale di Salvini. Ha concluso che il vero obiettivo del processo sembra essere la politica migratoria del governo.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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