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In Consiglio comunale l’informativa del sindaco Gaetano Manfredi sull’accordo siglato con il Governo per il sito di Bagnoli
Nel suo intervento il Sindaco ha rivolto innanzitutto un appello all’Aula perché si mantenga sempre il rispetto istituzionale nella battaglia politica, che può essere aspra ma non deve mai prescindere dal rispetto delle regole democratiche.
Sulla situazione di Bagnoli, alla luce dell’accordo siglato lunedì 15 luglio con la presidente del Consiglio, va ricordato che Bagnoli è un pezzo di città e tutte le decisioni che verranno prese saranno condivise. I problemi di Bagnoli nascono innanzitutto dalla sua grande complessità e realizzare tutto ciò che si farà significa vincere una sfida che è la più grande a livello europeo. C’erano diversi aspetti da risolvere, iniziando dal contenzioso amministrativo e giudiziario che risaliva ai tempi della dismissione e che era la prima cosa da affrontare. Come commissariato si è fatto un accordo tombale tra tutte le parti in causa, liberando il Comune dagli oneri a cui era stato condannato,e ad oggi tutti i contenziosi sono stati composti.
Un altro ostacolo importante era la necessità di avere progetti definitivi e cantierabili, con le relative autorizzazioni rilasciate da una commissione nazionale. Con le risorse disponibili sono state completate tutte le progettazioni, e alcune sono anche già state autorizzate.
Sul piano economico, poi, il Sindaco ha chiarito che il costo totale degli interventi si aggira tra il miliardo e mezzo e i due miliardi, perché le infrastrutture da realizzare – elettriche, idrauliche, stradali, il parco urbano, il water front e le spiagge – sono notevoli.
Per quanto riguarda le bonifiche, i 450 milioni disponibili sono quasi del tutto sufficienti per realizzare le bonifiche a terra, manca invece quella a mare perché è una bonifica molto complessa, con l’obiettivo importante di garantire la balneabilità. A mare l’inquinamento riguarda i sedimenti e non l’acqua – ha spiegato – e su questo è stato fatto un progetto molto complesso, già sottoposto alla valutazione di impatto ambientale, che prevede la realizzazione di un tratto protetto in cui vengono puliti i sedimenti e realizzate le spiagge.
Per la rimozione della colmata si sarebbe dovuta spostare una massa di un milione di metri cubi di materiale, per questo si è ritenuto migliore scegliere la rimozione parziale.
Un aspetto decisivo è inoltre la realizzazione del parco urbano, ai progettisti è stata data l’indicazione di un parco attrezzato e fruibile dalla cittadinanza per attività diverse.
Per il waterfront vi sarà l’arretramento di Città della Scienza e, sui tempi complessivi di realizzazione, Manfredi ha precisato che avere da subito le risorse a disposizione consente di iniziare realmente gli interventi, perché molti dei problemi nati negli anni sono derivati dal fatto che gli interventi venivano realizzati per parti. Entro la fine del 2025 partiranno tutti gli interventi e se tutto va bene al massimo nei primi anni del prossimo decennio si dovrebbe concludere tutto. Sono anche partite le selezioni per consentire l’impiego delle professionalità del territorio, il metodo che sarà seguito è quello di far entrare in attività le opere man mano che saranno realizzate, come è stato fatto con l’auditorium di Porta del Parco e come si intende fare con i parcheggi.
Questa scommessa va vinta, ha concluso, anche se è una sfida difficile, ma sempre nella consapevolezza che si tratta di un grande patrimonio che sarà restituito alla città, tutto realizzato in modo assolutamente sostenibile.
Nel dibattito e’ intervenuto Antonio Bassolino (Misto) che ha ricordato che quella di Bagnoli è una grandissima sfida. Ha tuttavia evidenziato che la convocazione del Consiglio sulla informativa del Sindaco avviene solo dopo la sigla dell’accordo, quando sarebbe stato utile avere prima un confronto con il Consiglio. Ci sono dei temi delicati, come quello della colmata, sui quali il esistono approcci tecnici diversi ma altrettanto autorevoli, perciò serve un confronto attento in Consiglio comunale nei prossimi mesi.
Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha ricordato i danni di salute prodotti dalla presenza di amianto nel sito di Bagnoli, ed è quindi un risultato importantissimo questo accordo che ne consente definitivamente la rinascita.
Nino Simeone (Misto) ha riconosciuto la capacità politica del Sindaco di portare a buon fine questo accordo su Bagnoli. Napoli è così tornata al centro del dibattito nazionale, ed è importante affrontare nel modo giusto una tale sfida, per dare risposte a persone che attendono da trent’anni, senza strumentalizzazioni.
E’ stata una giornata storica quella del 15 luglio, ha ricordato Iris Savastano (Forza Italia), che ha sottolineato la volontà del Governo di centro-destra di rilanciare il sito e la città, con l’impiego di quasi 10mila persone nei lavori. Ha poi criticato chi si è rivolto con toni offensivi alla Presidente del Consiglio, che invece ha annunciato che siamo di fronte alla più grande opera di rigenerazione e bonifica in Europa. Il suo gruppo politico vigilerà su questa progettualità, e ha chiesto l’istituzione di una commissione di monitoraggio in Consiglio comunale.
Ha espresso apprezzamento per il risultato raggiunto il consigliere Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ma vanno sollevate alcune questioni. Sul tema della partecipazione va fatto qualcosa in più , non solo coinvolgere i soggetti forti ma anche i cittadini. E’ necessario tutelare e salvaguardare il borgo di Coroglio dai rischi di iperturistificazione . Sul ruolo dei privati, va espresso un orientamento chiaro sulla destinazione dei suoi in zona rossa, e anche sulla sorte del carcere Nisida. Sulla rimozione della colmata serve infine un confronto serio, essendo presenti posizioni opposte e altrettanto autorevoli sul piano scientifico e tecnico.
Anche Gennaro Acampora (PD) ha apprezzato la sigla dell’accordo su Bagnoli che rappresenta un passo avanti dopo anni di attesa, nel segno del dialogo e del rispetto istituzionale. E’ giusta la strada del coinvolgimento dei cittadini e delle parti sociali in questo processo, e ha ricordato le conclusioni importanti raggiunte nel consiglio comunale monotematico su Bagnoli svolto nei mesi scorsi.
Per Gennaro Esposito (Misto) la sottoscrizione del protocollo d’intesa è un ottimo risultato, frutto di tanti decenni di lotte. Dubbi rimangono sulla colmata: è necessario coinvolgere maggiormente la popolazione del quartiere per giungere a soluzioni condivise dai cittadini. Ha concluso auspicando che, nel rispetto delle norme vigenti sui Campi Flegrei, anche a Bagnoli non ci sia un aumento delle cubature residenziali e che sia garantito il libero accesso al mare anche nelle aree oggetto di concessione.
Massimo Pepe (Azzurri Noi a sud Napoli Viva) ha ricordato quanto sia utile avviare una discussione in questo momento storico per capire che idea di città complessiva abbia questa Amministrazione. Fondamentale è stata la chiusura di tutti i contenziosi che hanno rallentato per anni la possibilità di una svolta, poi il cammino fino al DL Coesione che ha portato all’individuazione delle risorse. La tempistica è stata perfetta perché senza le risorse qualsiasi interlocuzione precedente sarebbe stata inutile.
Aniello Esposito (Partito Democratico) ha ricordato che il mare è la grande ricchezza della città, giusto riqualificare il litorale ovest ma anche quello est non va trascurato, qui occorre intervenire per sostituire la sabbia che è inquinata.
Ciro Borriello (Movimento 5 Stelle) si è associato all’apprezzamento sul lavoro svolto e ha assicurato il sostegno del proprio gruppo a tutte le azioni che verranno. Ha ricordato che molti dei governi che si sono succeduti non hanno voluto sostenere il recupero di Bagnoli e ora finalmente si inquadra lo sviluppo dell’area in un’ottica complessiva. Ai cittadini interessa il recupero di Bagnoli e non chi mette i soldi, che sono pubblici, siamo in una fase nuova e bisogna andare avanti ricordando che Bagnoli deve diventare un luogo per i cittadini.
Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea) ha chiesto di velocizzare sulla realizzazione degli interventi e di coinvolgere di più il Consiglio comunale e le Commissioni consiliari. Ha concluso facendo un plauso al Sindaco per la concreta svolta riformista impressa alla città.
Gennaro Rispoli (Napoli Libera) ha ricordato la storia del sito di Bagnoli, esprimendo soddisfazione per la scelta dell’Amministrazione di finalmente accelerare sulla riqualificazione. Ha infine ha auspicato che tutti gli interventi che saranno realizzati rispettino la storia e l’identità della città.
Salvatore Guangi (Forza Italia) ha dato atto al Sindaco di aver finalmente voltato pagina rispetto al passato per Bagnoli, ovviamente anche grazie all’impegno del Governo. Non si può dimenticare che in passato le tante promesse non sono state mantenute, ha detto Guangi, che ha poi condiviso la proposta della collega Savastano per l’istituzione di una commissione di vigilanza.
Nella replica il Sindaco ha chiarito che sul piano urbanistico si sta attuando il documento approvato dal Consiglio comunale, contenuto anche in un decreto del Presidente della Repubblica. Un documento, ha ricordato, nel quale la componente delle nuove residenzialità non è dominante ma uno spazio adeguato sarà riservato anche allo sviluppo di nuovi settori industriali. Sulla creazione di una commissione di monitoraggio, il Sindaco ha suggerito di non creare una commissione ex novo ma di ipotizzare una articolazione tra tutte le commissioni competenti per facilitare di volta in volta il confronto su temi specifici
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