Marano, Palazzo Battagliese e palazzo Merolla. Altro che gruppi di lavoro e inutili riunioni: ecco cosa si può davvero fare nelle due strutture

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Palazzo Battagliese, prima storica sede del municipio maranese, ristrutturato – dopo non poche traversie – con i fondi europei, sorge in una delle aree più povere della città, totalmente sprovvista di centri di aggregazione culturale, sociale e sportiva. Unici punti di riferimento per i residenti sono le parrocchie di San Castrese e dell’ Annunziata. Palazzo Battagliese e l’altro storico palazzo che sorge in quest’area, Palazzo Merolla, potrebbero avere un ruolo fondamentale per gli abitanti della zona e per l’intera città. Palazzo Battagliese per struttura, disponendo di porte e scuri, potrebbe ospitare – come è già stato previsto, ma che qualcuno si ostina a non capire – la biblioteca dell’infanzia e quella per adulti e servizi comunali come il Centro per la Famiglia e Benessere Giovani, progetti finanziati dalla Regione che permetterebbero di sostenerne le spese per la gestione ordinaria.

Palazzo Battagliese potrebbe inoltre fornire una sede adeguata alla Protezione Civile Comunale, al momento relegata nel gabbiotto presso il Comando dei vigili. Tutti questi servizi comunali necessitano di luoghi sicuri per la custodia di apparecchiature, computer, libri e per svolgere incontri protetti come quelli previsti per centro per la famiglia-servizio essenziale- per la comunità. Palazzo Merolla, altro palazzo storico molto più grande  e con un ampio giardino, nonostante necessiti di alcuni interventi di manutenzione, potrebbe, vista  la presenza di semplici porte e finestre in vetro, tutte ad alto rischio di vandalizzazione, essere luogo per attività culturali e sociali che non necessitano di luoghi particolarmente protetti. Al piano terra si potrebbe ripristinare la stanza conferenze- al momento chiusa per una piccola perdita d’ acqua dal piano superiore- ed affittarla come in passato per matrimoni e conferenze. Al piano terra inoltre c’è un altro ampio locale, l’ unico dotato di cancelli ed inferriate alle finestre, che potrebbe essere utilizzato per mostre, musei itineranti, laboratori,  villaggio di Babbo Natale e altre attività.

Il locale è al momento occupato dall’archivio dell’’ufficio tecnico, che  potrebbe essere trasferito in altri edifici comunali. Il primo e il secondo piano potrebbero essere sedi delle diverse associazioni che operano sul territorio, che potrebbero svolgere attività di doposcuola, corsi per licenza media, cucito, riuso, consulenza legale,  sportelli ascolto, gestione di aule studio e intrattenimento per anziani. Inoltre le associazioni potrebbero utilizzare il cortile e il giardino per appuntamenti mensili per ragazzi: baratto giocattoli, vestiti, libri, tornei di ping pong e, durante l’ estate, si potrebbero proiezione film, avviare attività di degustazioni, tornei di carte, eventi musicali.

Al momento tralasciamo la bella cisterna sottostante il giardino dotata di illuminazione, che potrebbe essere luogo di attrazione, ma che necessita di una costosa pulizia  e le stanze al primo piano che affacciano sul giardino da adibire a bar con il necessario arredo già in possesso del Comune. Le associazioni a cui dedicare questi locali devono, come previsto da regolamento comunale, essere iscritte nei  registri regionali, nell’albo comunale e, in un Comune commissariato come il nostro, dovrebbero presentare la dovuta certificazione antimafia e un curriculum di adeguata e costante partecipazione alla vita cittadina.

Ma il Comune vorrà accettare un suggerimento? O si incamponirà, come spesso accade, su strade che non portano a niente e che fanno solo dilatare i tempi?

 

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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