Marano, area Pip, c’è il primo scossone: decreto di chiusura per tre aziende (tuttora operanti). Non in regola con i requisiti urbanistici

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La prima bomba è scoppiata. Anche se in ritardo, grandissimo ritardo (di queste cose ne parliamo da anni) ma è scoppiata. In attesa di conoscere l’esito dell’indagine dei Ros, il Comune di Marano, alla luce delle verifiche e delle relazioni dei vigili urbani e dell’ufficio tecnico, ha disposto la chiusura, o meglio la sospensione delle attività, per tre aziende operanti nell’area industriale (Pip) di via Migliaccio.

Il provvedimento è stato firmato dal dirigente degli affari generali Luigi De Biase. Le ordinanze sono state già notificate ai diretti interessati. In due casi si tratta di imprenditori che nemmeno avevano comunicato al Comune l’avvenuto avvio delle attività (diverse da quelle previste nella convenzione) all’interno del capannone acquistato dalla società che fa capo ai Cesaro. La terza azienda è stata chiusa per mancanza dei certificati di agibilità. Ulteriori provvedimenti potrebbero essere emanati nei prossimi giorni, quando saranno ultimati analoghi controlli in altri capannoni. In quell’area industriale c’è di tutto, persino attività di alimentari all’ingrosso e catering. Tutto è diventato il Pip fuorché quello per cui era nato.

© Copyright 2016 Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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