Da ieri Stefano Addeo, che risiede a Marigliano – hinterland napoletano – ha cancellato anche gli account social: «Sono preoccupato, ricevo minacce ed insulti. Questa mattina (ieri, ndr) sono uscito con il mio cane ma sono rientrato perché in strada mi hanno riconosciuto e volevano picchiarmi».
Veniamo agli sviluppi investigativi. Sono due le indagini aperte sul conto del prof: la prima giudiziaria, la seconda di carattere amministrativo. Il pool di magistrati della Procura di Roma coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi valuteranno sulla competenza territoriale del procedimento. E sulla eventuale presenza di reati penalmente perseguibili. Più facile, invece, ipotizzare che l’inchiesta interna avviata dal ministero dell’istruzione e del merito possa imboccare una strada diretta che prevede un ventaglio di sanzioni. È stato lo stesso ministro Giuseppe Valditara ad annunciare provvedimenti disciplinari. Ed è lo stesso Addeo ad aspettarseli: «Cosa possono farmi? Possono ammonirmi, sospendermi, ma anche licenziarmi. Io però a scuola non ho mai fatto politica e ai miei ragazzi ho sempre detto di rifuggire la violenza, anche verbale». E mentre c’è chi rilancia l’idea di sottoporre a test attitudinali gli aspiranti docenti, Addeo fa sapere poi di avere presentato una denuncia alla polizia postale perché avrebbe ricevuto «minacce di morte, insulti e lanci di pomodori contro le vetrine di casa».
I suoi alunni, prosegue il docente, sono gli unici che a suo dire gli hanno espresso solidarietà pur avendo chiesto spiegazioni. A prendere le distanze, nette e decise è però il liceo Medi di Cicciano. La dirigente scolastica Anna Iossa ha firmato un comunicato nel quale si legge: “Profonda riprovazione per il post pubblicato da un docente di questo istituto che si dissocia ed esprime biasimo per quanto postato sui social: il contenuto non risponde ai principi di rispetto, educazione ai valori civili e di responsabilità che ogni membro della comunità scolastica è chiamato a promuovere. Vicinanza e solidarietà alla premier Giorgia Meloni”.
Si dissocia anche l’amministrazione comunale di Cicciano, con le parole del presidente del consiglio comunale Lazzaro Alfano: “Solidarietà a Giorgia Meloni e vicinanza al Liceo Medi, eccellenza ed orgoglio del nostro territorio”.