Il Tribunale Amministrativo Regionale ha bocciato la domanda cautelare proposta dalla Moio Funeral Home S.r.l. avverso l’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Napoli il 14 gennaio 2025. Nei confronti della citata ditta hanno preso parte al giudizio del ricorso proposto da Moio sia la Prefettura di Napoli che i comuni di Giugliano e Quarto (dove opera l’impresa funebre), discorso diverso per i Comuni di Qualiano e Marano che non si sono costituiti, pur avendo sui rispettivi territori sedi operative.
Per il TAR: non sussiste il fumus boni juris in quanto il provvedimento impugnato si fonda su una pluralità di indizi da cui emerge il pericolo di infiltrazione, anche in ragione della sostanziale continuità della società ricorrente Moio Funeral Home s.r.l. rispetto alla società Moio Trasporti Funebri S.r.L. già colpita da interdittiva, di cui condivide anche la sede e rispetto a cui si pone anche in continuità familiare della compagine;
Ora la Moio Funeral Home S.r.l. potrà rivolgersi al Consiglio di Stato per far valere le proprie ragioni, il ricorso al Tar si discuterà nel merito nei prossimi mesi.
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