La giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta dallo scorso 19 Dicembre nel carcere di Evin a Teheran, vive un calvario. In una telefonata straziante ai suoi cari, ha descritto condizioni di detenzione inumane: privazioni alimentari, isolamento totale e illuminazione artificiale continua. “Dormo per terra, mi hanno tolto anche gli occhiali”, ha confidato, la voce segnata dalla sofferenza.
L’appello della giovane reporter è disperato: “Fate presto”, ha implorato, chiedendo l’immediato intervento delle istituzioni italiane per ottenere la sua liberazione. Le sue parole hanno scosso l’opinione pubblica e la politica, spingendo il governo a intensificare le pressioni diplomatiche sull’Iran.
L’arresto di Cecilia Sala è stato motivato dall’accusa di aver “violato le leggi della Repubblica Islamica”, ma per l’Italia si tratta di una detenzione ingiustificata. L’ipotesi di uno scambio con un cittadino iraniano detenuto in Italia rende la situazione ancora più complessa e alimenta le preoccupazioni sulla sorte della giornalista.
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