Migranti, la nave Libra è sbarcata in Albania

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Stanno proseguendo regolarmente al porto di Salerno le operazioni di sbarco dei 387 migranti arrivati a bordo della "Ocean Viking". Nonostante gli appelli rivolti da Regione Campania e Comune di Salerno a far osservare la quarantena a bordo dopo alcuni casi positivi emersi tra i profughi, le attività stanno proseguendo come da programma. La protezione civile, di volta in volta, sta distribuendo mascherine, panini e succhi di frutta ai migranti che, dopo le operazioni di foto-segnalamento, vengono trasferiti con pullmini in via Dei Carrari, nella sede della Protezione Civile, dove prosegue l'iter per lo smistamento nei centri individuati. TWITTER SOS MEDITERRANEE ITA +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
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Il governo procede sul dossier migrazione. Questa mattina la nave Libra della Marina Militare è arrivata, come da programma, nel porto albanese di Shengjin, lo riferisce il canale albanese Report Tv. A bordo gli otto migranti intercettati in acque internazionali a sud di Lampedusa lunedì scorso dalle autorità italiane. E di emergenza migratoria ha parlato anche la premier Giorgia Meloni a Budapest dove è in corso il Consiglio politico Ue.

“Ieri il protocollo con l’Albania e l’immigrazione in generale – dice Meloni alla stampa – non erano al centro del dibattito del Consiglio europeo. Se ne è parlato nella commissione sulla Migrazione della quale io facevo parte. Continua a esserci uno straordinario interesse da parte dei nostri colleghi, un’attenzione che considero assolutamente positiva. C’era un po’ di curiosità anche sul dibattito che riguarda il tema dei Paesi sicuri, perché poi, chiaramente, quello che accade in Italia coinvolge anche gli altri”. La premier è tornata sul nodo delle sentenze che hanno interdetto l’applicazione del protocollo Roma-Tirana.

Meloni: le sentenze impediscono di governare l’immigrazione

“C’era un po’ di preoccupazione su questo tema, poiché secondo alcuni i governi non sono nella condizione di poter definire cosa sia uno Stato sicuro, un Paese sicuro. Leggendo alcune sentenze, si rischia di trovarsi di fronte a una realtà nella quale non esistono Paesi sicuri”, dice ancora Meloni. “Come ho detto tante volte e come tutti capiscono, di fatto compromette ogni possibilità di governare l’immigrazione. E di fermare l’immigrazione illegale di massa. Questa è una parte del dibattito sulla quale trovo molta solidarietà”.

Patto di stabilità, difesa, Ucraina e competitività

Nel punto stampa allo stadio Puskas di Budapest Meloni ha passato in rassegna tutti i temi caldi dell’agenda internazionale. Dagli investimenti per la difesa ai conflitti. “Nel nuovo patto di stabilità ci sono delle aperture per permettere anche ai Paesi più indebitati di arrivare a spendere per la difesa almeno il 2% del Pil, come chiede la Nato. Ma su questo bisogna fare molto di più”. Sull’Ucraina Meloni ha sottolineato che se oggi si parla di uno scenario di pace “è solo perché l’Occidente ha sostenuto Kiev nella guerra contro l’invasore russo. Noi abbiamo sempre lavorato tutti per la pace, questo è corretto. Dopodiché, come io ho spiegato molte volte, dal mio punto di vista per costruire pace bisognava impedire che ci fosse un’invasione”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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