Lo sceriffo l’aveva scritto: “Nonostante il Pd”. Il titolo del suo libro uscito giusto un anno fa era tutto un programma, che ora è diventato elettorale. Ieri il dem Vincenzo De Luca ha mandato di nuovo in malora i dem e ha rilanciato: «Non so più come dirlo, io vado avanti a prescindere, mi ricandido, chi ci sta ci sta». La Schlein non ne vuole sapere.
Lui se ne frega. Lo “sceriffo” punta a restare governatore della Campania. L’anno prossimo, stando al limite dei due mandati consecutivi, non potrebbe ripresentarsi, ma De Luca s’è messo in testa un’idea meravigliosa: introdurre un sistema di elezione indiretta in cui sarà il Consiglio regionale a consegnare con un voto di fiducia la guida dell’ente a un “consigliere eletto”. Riuscirà la magia? Vedremo.
E però il baffo è in trance agonistica: «Da quanto tempo De Luca è nelle istituzioni? C’è un problema di qualità del consenso. Se si costruisce con le fritture di pesce…». Poche ore dopo il governatore del mondo (copyright Giuseppe Cruciani) ha commentato: «Vado avanti a prescindere, anche se c’è sempre qualcuno che fa domande sulla base dell’imbecillità di qualche esponente del Pd». Non è chiaro chi fosse il bersaglio.
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