Lo sceriffo e la guerra interna al Pd per non farlo ricandidare

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Lo sceriffo l’aveva scritto: “Nonostante il Pd”. Il titolo del suo libro uscito giusto un anno fa era tutto un programma, che ora è diventato elettorale. Ieri il dem Vincenzo De Luca ha mandato di nuovo in malora i dem e ha rilanciato: «Non so più come dirlo, io vado avanti a prescindere, mi ricandido, chi ci sta ci sta». La Schlein non ne vuole sapere.

Lui se ne frega. Lo “sceriffo” punta a restare governatore della Campania. L’anno prossimo, stando al limite dei due mandati consecutivi, non potrebbe ripresentarsi, ma De Luca s’è messo in testa un’idea meravigliosa: introdurre un sistema di elezione indiretta in cui sarà il Consiglio regionale a consegnare con un voto di fiducia la guida dell’ente a un “consigliere eletto”. Riuscirà la magia? Vedremo.

Sabato mattina al presidente la tazzulella ‘e cafè è andata di traverso quando ha letto su tre giornali diversi che altrettanti dirigenti del Pd hanno ribadito il divieto di ricandidatura. Sandro Ruotolo ha sfruttato l’arresto del presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri – fedelissimo di De Luca – per sparare dal baffone-laser: «È la dimostrazione che purtroppo il Pd è ancora un partito che ha delle clientele. Dobbiamo dire addio per sempre al partito delle fritture». Alfieri è soprannominato il “re delle fritture di pesce” da quando nel 2016 le aveva offerte ai concittadini per convincerli a votare “sì” alla riforma Boschi. Il baffo di Ruotolo, sul Fatto Quotidiano, è diventato incandescente: «Da quanti anni è in piedi il sistema di potere deluchiano? L’indagato di Caserta (Giovanni Zannini, ndr) non è iscritto al Pd, per esempio, ma è uno dei promotori della civica di De Luca. Siamo ancora nel pieno di un sistema clientelare, è ancora più urgente voltare pagina. Quando si concentra il potere, serve l’alternanza». Il baffone dem invero si prodiga in un triplo carpiato con arricciamento perché nel 2020 stava per lanciare la lista “I coraggiosi” proprio a sostegno di De Luca.

E però il baffo è in trance agonistica: «Da quanto tempo De Luca è nelle istituzioni? C’è un problema di qualità del consenso. Se si costruisce con le fritture di pesce…». Poche ore dopo il governatore del mondo (copyright Giuseppe Cruciani) ha commentato: «Vado avanti a prescindere, anche se c’è sempre qualcuno che fa domande sulla base dell’imbecillità di qualche esponente del Pd». Non è chiaro chi fosse il bersaglio.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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