Sono partiti i lavori di pulizia e liberazione dalla vegetazione infestante del manufatto archeologico ai Ponti Rossi, operazione propedeutica al successivo restauro del bene, inserito tra i progetti del Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli per un importo complessivo di 1,8 milioni di euro.
Della vicenda si sono interessati i consiglieri metropolitani delegati Antonio Caiazzo (Piano Strategico), Antonio Sabino (Patrimonio) e Salvatore Flocco (Protezione Civile), quest’ultimo presente sul posto insieme al presidente della Terza Municipalità Fabio Greco e ai consiglieri Regina Aluzzi e Gabriele Petagna, che avevano seguito anche i sopralluoghi precedenti insieme alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli.
Per lo svolgimento in sicurezza dei lavori di pulizia e liberazione della vegetazione infestante dalle strutture archeologiche, realizzati da una ditta specializzata, è stato predisposto dal Comune di Napoli un apposito piano di viabilità. La durata dell’intervento è di 7 giorni per la liberazione dalla vegetazione e di complessivi 60 giorni per le attività di rilievo, sondaggio e scavo. Le operazioni saranno eseguite con una piattaforma semovente con braccio telescopico. Le attività di rilievo e di indagine verranno eseguite prevalentemente in orario notturno, in presenza quindi di un ridotto traffico pedonale e veicolare.
Napoli. Via Udalrigo Masoni, la strada che collega la zona dei Ponti Rossi a Capodichino, assomiglia sempre di più ad una grande discarica a cielo aperto. Lungo il ciglio dell’arteria possiamo notare, infatti, ogni genere di rifiuti, anche quelli che andrebbero classificati come speciali, quali pneumatici, materiale edilizio di risulta, fusti contenenti solventi.
L’abbandono dei rifiuti è diventato un problema crescente che affligge l’area a cavallo della Terza e della Settima Municipalità.
Lo scenario è tra i più degradati della città: plastica, legno, metallo e rifiuti domestici, sversati alla luce del sole. Questo fenomeno non solo deturpa il paesaggio urbano, ma pone anche seri rischi per la salute pubblica e l’ambiente.
I rifiuti abbandonati attirano animali infestanti come ratti e insetti, che possono trasmettere malattie agli esseri umani. Inoltre, la decomposizione dei rifiuti organici produce gas nocivi come il metano, che può anche causare problemi respiratori.
La gestione dei rifiuti è una responsabilità condivisa tra cittadini e amministrazioni locali e governi. È essenziale implementare il sistema di videosorveglianza e controlli a tappeto, mediante mezzi civetta, da parte della polizia ambientale, sanzionando severamente chi abbandona i rifiuti, oltre a migliorare le infrastrutture per la gestione dei rifiuti.
Angelo Covino