Il titolare di Mimì alla Ferrovia: “Non si trovano camerieri: in sala mio cugino di 88 anni”

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Non è semplice trovare camerieri di sala o dipendenti di cucina disposti a lavorare e mettersi in gioco. E non lo è neppure per i locali famosi“. Queste le parole di Michele Giugliano, titolare del celebre ristorante Mimì alla Ferrovia nel cuore di Napoli.

Sono stato costretto a rimettere in sala i parenti, tra cui mio cugino di ottantotto anni sanati ma con un entusiasmo da ragazzino“, così racconta il titolare del ristorante alla redazione Il Mattino.

Ecco come Michele Giugliano risponde alle domande dei giornalisti:

Il reddito di cittadinanza ha portato scompiglio per l’assunzione delle persone. Pensando che il lavoro gli fosse garantito per due o tre mesi, contro un assegno sociale stabile negli anni, tanti hanno rinunciato all’offerta. Questo conflitto tra reddito di cittadinanza e contratti di lavoro crea disagi soprattutto a quegli imprenditori che intendono rispettare il fisco e mettere in regola i dipendenti. In molti casi chi usufruisce del reddito di cittadinanza preferisce il lavoro nero. Mio cugino Michele Giugliano, mio omonimo, di ottantotto anni, si è dovuto rimettere a lavorare in mezzo ai tavoli. Lui è stato la bandiera di Mimì per tanti anni, e nell’emergenza è tornato alle origini e si è rimesso a fare quello che faceva in gioventù“.

© Copyright Alda Liccardo, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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