Marano, scontro al vetriolo tra Di Marino e Paragliola. Il consigliere replica al presidente del Consiglio che aveva richiamato all’ordine i consiglieri

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Gentile Signoer Presidente del Consiglio Domenico Paragliola, ho letto con molta attenzione la sua “comunicazione che, nella somma ,enuncia da parte sua, un inopportuno richiamo Dogmatico , ovvero, un richiamo sui procedimenti e regole sia Politiche che, Tecnico- Amministrativo insite nel T.U.E.L da ben due decenni ,inoltre, trascritte nei testi di Diritto Amministrativo e degli Enti Locali . Comunicato, il suo, seguito, inoltre , da un altrettanto scorretto “richiamo che , secondo il mio personale parere, mi creda , poteva anche risparmiarsi di pubblicare. Il suo “comunicato, nella somma”, non dice niente di concreto e di nuovo , ma ha solo gettato sconforto e amarezza. Sconforto che ha ulteriormente contribuito , in questo terribile momento dove urgono piu’ fatti che parole.. , a demotivar la Comunita’ che rappresentiamo . Presidente Paragliola, checche’ se ne dica ,lo scrivente e il suo compatto gruppo ,ovvero, il gruppo che mi onoro di rappresentare in Assise ,nei tempi che possiamo, leggiamo e ci informiamo di volta in volta, sui migliori manuali di procedimento Amministrativo e di Diritto degli Enti Locali ,di certo non siamo degli sprovveduti e quando, come spesso e’ accaduto, abbiam forti dubbi sui procedimenti, le assicuro che non abbiam esitato a contattar ,con propria tasca, i migliori esperti Amministrativisti del nostro territorio ed anche, all’occasione, i migliori Docenti presenti nelle Universita’ Campane. Il nostro non e’ stato uno sconfinamento Istituzionale ,ma solo la voglia di fare di piu’, di piu’ , in un momento delicato per la Citta’ e per le Istituzioni Locali ,le quali ,di fronte alla tragedia epidemiologica, si trovano ad affrontar e gestir enormi carichi di Lavoro e ulteriori incarichi con un personale amministrativo ridotto all’osso.. questione che lei conosce benissimo, ripeto ,conosce benissimo, se poi, vuole, posso ricordarle che ,il Governo Nazionale e le Regioni nell’affrontar questa terribile emergenza ,si sono viste costrette, al fine di evitare paludi Burocratiche e render piu’ celere l’azione amministrativa , a ridefinire ,momentaneamente , alcune regole insite negli Ordinamenti Nazionali e alcuni regolamenti amministrativi e di prassi… ma va bene cosi…. Presidente Paragliola, personalmente, non accetto la sua “lezione” Giuridica e Amministrava ,tuttavia, la Legge e i Regolamenti del T.U.E.L mi impongono, ed e’ giusto che sia cosi’, il riconoscimento appieno della sua figura Istituzionale ,figura Istituzionale che ,al pari del corpo della Rappresentanza , possiede specifiche prerogative e limiti, dico ,limiti ; attendo di saper da lei quali e quanti ne sono, considerato che ,nel suo comunicato, non ne ha fatto alcun accenno . Inoltre, sul piano personale e Politico ,anche quello (elettorale), ebbene ricordar a lei e ad altri , che , il suo Ufficio di Presidenza e’ , anche, e soprattutto , il risultato ultimo del nostro impegno e lotta ,sia elettorale che, Politica Lei , sig.r .Presidente , sul piano Politico, prima ancor che, istituzionale , e’ un nostro risultato. Risultato , conquistato dal gruppo che ,ripeto, mi onoro di rappresentare ,il quale, con sacrificio e sudore, marciando serrato e compatto li’ in quei giorni di scontro e di conquista del consenso che porto’ alla vittoria l’intera compagine Politica concorrente accanto al nome di Visconti. Scontro Politico che, in seguito ,fu portato anche in seno all’Assise per la sua elezione a Presidente del Consiglio Il combattivo gruppo che ,ripeto, mi onoro di rappresentare ( Lista Visconti ) ,contribui’, sul piano del consenso e della vittoria con ben 2459 Voti , rispetto ai circa 1600 ottenuti dalla formazione con la quale lei si candido’ e , sulla forza di quei numeri, la mia lista volle fortemente, scontrandosi sia all’interno che , all’esterno della maggioranza, la sua elezione alla carica di Presidente . Cio’ posto , non certo per queste inconfutabili e incontrovertibili ragioni preferivamo il suo silenzio e ogni “ovattato trattamento, anzi, anzi , ma ci aspettavamo da lei una performance diversa ; lei e’ un Uomo di Partito e dovrebbe ricordarsi che esiste una disciplina di Partito la quale, impone che ogni controversia Politica venga affrontata e risolta all’interno delle mura delle rispettive sedi ,evidentemente ,tal disciplina vale solo per voi, evidentemente lei ci considera cani sciolti e sprovveduti ,ma si sbaglia, eccome ! Poteva ragguagliarci in modo diverso , ecco, anche se si fosse reso necessario accettare da lei metodi non proprio ortodossi ,ma se praticati e confinati dentro le mura delle nostre “sedi, le assicuro che avremmo reagito con ogni serenita’ e spirito costruttivo invece , lei , ha preferito ,di fronte alla Citta’, esporci insieme al Sindaco, al pubblico ludibrio , gettandoci di nuovo in pasto a coloro che , tanto aspettano per gettar fango su tutti noi e pure su di lei , si’, Presidente , pure su di lei.

Lorenzo Di Marino, consigliere comunale

Segue la nota di Paragliola, che qualche giorno fa ricordò ai consiglieri (tutti) che non era loro prerogativa sconfinare e mettere becco nelle faccende non attinenti alle loro funzioni istituzionali.

Premesso che, soprattutto nell’ultimo periodo e negli ultimissimi giorni, si sono verificati episodi a dir poco spiacevoli, che hanno messo in cattiva luce, non solo l’amministrazione comunale, il consiglio comunale ma, anche, l’intera città di Marano. Ho ritenuto, per quanto di mia competenza, richiamare l’attenzione di tutti i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, sul loro ruolo, doveri e prerogative.

Il ruolo del consiglio comunale è primario all’interno della gestione de vi è una responsabilità assunta il giorno delle elezioni nei confronti dell’intera comunità che non si limita ad approvare e disapprovare delibere o atti di Consiglio Comunale.

I consiglieri nell’ambito dell’esercizio della loro pubblica attività, disciplinata dall’art.38 (comma 2 e 3) del TUEL n.267 del 2000 nonché dello Statuto e dal Regolamento del C.C, hanno la possibilità di esercitare il proprio ruolo anche attraverso il funzionamento delle Commissioni Consiliari, proponendo all’Amministrazione tra l’altro:

  1. La convocazione del Consiglio Comunale (art.23 del REG.TO del C.C.)
  2. Proposte di delibere di Consiglio Comunale (art.27 del REG.TO del C.C.)
  3. Proposte di interrogazioni ed interpellanze (art.52)
  4. Presentare Mozioni (di Principio, Censura e di indirizzo, art.53 del REG.T del C.C)
  5. Diffusione dell’attività consiliare (art.49 del REG.TO C.C, allegato.
  6. Diritto all’informazione dei Consiglieri (art.50 REG.TO C.C.) , allegato.

Inoltre in relazione alla possibilità di conferire ai Consiglieri deleghe e incarichi del Sindaco, si rimanda all’art.22 dello Statuto della Città di Marano che recita:
‘’il Sindaco può attribuire ai consiglieri l’incarico di svolgere attività di istituzione e studio di determinati problemi e progetti o di curare determinate questioni di interesse dell’amministrazione’’.

Tali incarichi non costituiscono delega di competenza e non abilitano allo svolgimento di un atto amministrativo che si concluda con un atto amministrativo ed efficacia esterna.
Non è consentita la mera delega a firma!
Alla luce del principio di separazione dei poteri insito nella costituzione italiana tra potere politico, amministrativo e giudiziario menzionato dall’art. 22 dello Statuto è appena il caso di ricordare che il Consigliere svolge la sua attività d indirizzo e controllo politico amministrativo dell’Ente (art.42 coma 3 D.LGS 267/2000) ne scaturisce che, per evitare incompatibilità dei i ruoli, tra Amministrazione e consiglio comunale, il Sindaco può attribuire ai Consiglieri solo funzioni ‘’Istruttorie’’.

Diversamente il Sindaco non può affidare delega di compiti di amministrazione attiva che comporterebbe l’inammissibile confusione, in capo al medesimo soggetto, del ruolo di assessore e consigliere, controllante e controllato.
Si invitano i Consiglieri ad osservare quanto riportato nel presente comunicato.
Si invita altresì il Segretario Comunale, Il Sindaco, gli Assessori, i Dirigente e/o funzionari ad attenersi a quanto sopra da me esplicato.

Il Presidente del Consiglio Comunale
Domenico Paragliola

 

 

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