Appalto servizio rifiuti a Marano, l’Ugl proclama una giornata di sciopero. “Pessime le condizioni del cantiere e di sicurezza per gli operatori”. E ancora: “Reppucci non ci ha nemmeno risposto”

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Innanzitutto rileviamo la totale mancanza di sicurezza a qualsiasi livello, il personale degli uffici sta in un sottoscala, non raggiunto da luci naturali, la dotazione dei servizi igienici è in totale violazione della norma, considerato che, in virtù delle prescrizioni del Testo Unico D.lgs 81/2008 (del quale, ricordiamo, gli oneri di sicurezza non sono soggetti a ribasso nelle gare d’appalto) dovrebbero essere 1 (bagno-doccia) per ogni dieci dipendenti, invece ci duole constatare che i servizi igienici sono appena 3, e nessuno dei quali è adibito separatamente alle signore, pur essendoci personale femminile in appalto. Stesso ed identico discorso per le dotazioni spogliatoi ed armadietti, la quale normativa, ricordiamo ancora, prevede armadietti a doppia anta con ambienti separati per ogni singolo lavoratore: invece rileviamo un piccolissimo container con dentro una manciata di armadietti senza requisiti di cui alla normativa. Infine, ma non meno rilevante, il cantiere non è raggiunto da mezzi pubblici, la prima fermata di bus dista svariati km dalla sede di lavoro ed è un serio problema che riguarda pericolosità di infortuni in itinere visto che l’enorme distanza che i dipendenti non muniti di mezzi di locomozione si trovano costretti a percorrere, totalmente in assenza di illuminazione in una zona a percorrenza veloce. Ancora assente la dotazione dei D.P.I. tra i quali scarpe antinfortunistiche, guanti, abigliamento dotato di requisiti di alta visibilità. Tutto ciò mette a serio repentaglio addirittura l’incolumità delle persone perchè la mancanza di sicurezza è un argomento ben lontano dai semplici disagi che si possono incontrare in fase di cambio gestione di aziende, ed il tutto è contornato da atteggiamenti vessatori ed addirittura minacciosi verso gli operai che tentano di far valere i propri diritti e che devono subire imposizioni in violazione delle più semplici norme.

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Tutto ciò segnalato tramite una procedura di raffreddamento ai sensi della legge 146/1990 e smi legge 83/2000 gravemente rimasta disattesa da parte dell’amministrazione Comunale di Marano. E’ inaccettabile che le istituzioni coinvolte, per degli argomenti così delicati non abbiano convocato l’organizzazione sindacale, invece per argomenti di altra natura c’è una certa prontezza nel convocare. L’UGL procederà nella tutela della sicurezza dei lavoratori senza compromesso alcuno fino alla risoluzione di queste problematiche.

Il Segretario Nazionale Ugl

Roberto Favoccia

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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