Archiviata la parentesi del “liccardismo“, ora Marano chiuda definitivamente anche la stagione (lunghissima) del”bertinismo”. Per liccardismo si intende quel modo di affrontare le vicende amministrative cercando, a tutti i costi, la strada del compromesso, della diplomazia, del non crearsi troppi nemici. Una strada che porta, talvolta, all’immobilismo. Un modo di fare politica e amministrazione che oramai ha fatto il suo tempo e che è stato perfettamente incarnato dal sindaco uscente. Così non si va da nessuna parte. E’ tempo di affrontare con determinazione e coraggio le sfide, numerose e impegnative, che attendono gli amministratori che saranno chiamati a risollevare le sorti della città.

Non si va da nessuna parte nemmeno con il “bertinismo”, ovvero con quel modo spregiudicato di fare amministrazione tipico di Mauro Bertini, a cui non difetta di certo il protagonismo e l’inclinazione allo strabismo: questo è buono perché lo dico io, questo è cattivo perché lo dici tu. Marano si liberi insomma dei recenti e antichi retaggi, soprattutto culturali. Si guardi al futuro cercando di individuare figure capaci, oneste e soprattutto coraggiose. Chi non ha coraggio, stia pure a casa, perché la città non ha bisogno né degli impiegati della politica né tanto meno dei dittatori travestiti da uomini del popolo.