La paura, si sa, fa 90, soprattutto se a seguire certi accadimenti sono i carabinieri o l’autorità giudiziaria in genere.
Ebbene, dopo le denunce di sedicente Ctu del Giudice di Pace, dopo le denunce mediatiche di Terranostranews, dopo le denunce di una dipendente comunale che ha riferito di essere stata vittima di mobbing e minacce, il Comune di Marano – che aveva prodotto un ordine di servizio per il trasferimento di alcune unità del proprio personale, ma poi disatteso secondo quanto riferito dal legale della dipendente che ha denunciato – ha dato il via libera allo spostamento della stessa presso l’ufficio del Giudice di pace e il trasferimento del dipendente destinatario delle accuse presso invece altro comparto del municipio.
In sostanza, dunque, chi era stato mandato al Giudice di Pace, ma poi fermato nonostante l’ordine di servizio, da ieri è di nuovo al Giudice di Pace. L’altro dipendente, invece, colui che avrebbe, secondo l’accusa, esercitato pressioni affinché il trasferimento non si completasse, è invece impiegato in un ufficio diverso.
Ci si è mossi, naturalmente, come spesso accade, solo in seguito al polverone mediatico, segno che a Marano, se non ci fossero testate giornalistiche serie e scrupolose e soprattutto libere, poco o niente si farebbe su certi fronti. Qualcosa che tutti sanno, ma non sempre ammesso da noti “personaggioni” della politica locale.
Le forze dell’ordine e la Procura Napoli nord, ad ogni modo, vadano avanti per punire gli eventuali responsabili, interni o esterni, che si sarebbero macchiati dei reati paventati dalla denunciante: ovvero mobbing e minacce.
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