Manovre non solo a sinistra, ma anche nel centrodestra in vista delle Regionali. Tra interventi pubblici a sorpresa e incontri riservati. Come quello di Torino tra Raffaele Fitto e Gaetano Manfredi. Il vicepresidente della Commissione europea e il sindaco di Napoli giocano su campi diversi ma si stimano. Manfredi e Fitto si sono visti per un breve faccia a faccia privato mercoledì sera, alla vigilia dell’incontro “L’agenda per le città” che si è tenuto a Torino. Si è parlato del centralismo delle città, del modello Pnrr per i Comuni e poi si è arrivati a parlare del futuro della Campania e, ovviamente, delle prossime Regionali. In casa centrodestra il nome nuovo che potrebbe essere aggiunto ai papabili candidati è quello del coordinatore della Zes unica del Sud Giosi Romano. Al momento in corsa ci sono ufficialmente Edmondo Cirielli, in quota Fratelli d’Italia, e Gianpiero Zinzi per la Lega. Il partito di Giorgia Meloni sembra voler puntare sulla candidatura in Campania e c’è stima unanime per il viceministro degli Esteri.
Ma dagli ambienti vicino al vicepresidente della commissione europea filtra la grande ammirazione per il lavoro portato avanti da Romano. Già numero uno della Zes campana e da tempo al lavoro per una lista civica per le prossime Regionali, Romano potrebbe essere l’uomo giusto per sfruttare anche elettoralmente – nella visione del centrodestra – gli importanti risultati portati nel Mezzogiorno dalla Zes unica del Sud. D’altronde l’apertura a una figura civica è arrivata ieri anche in casa Forza Italia.
Dopo il ritiro di Fulvio Martusciello, infatti, gli azzurri sono rimasti senza candidato da schierare ufficialmente al tavolo del centrodestra. «Se vogliamo vincere bene in Campania dobbiamo guardare a un candidato civico», ha detto ieri Tajani, intervenuto telefonicamente all’evento di Forza Italia a Napoli “Le regioni del Sud, le ragioni del Sud”. In questo senso vanno ricordate le attenzioni riservate dai big di Forza Italia all’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato nel corso del consiglio nazionale del partito a Roma. La strada civica piace anche al deputato azzurro Alessandro Cattaneo: «Dato il momento storico che vive la Campania, quella di un candidato civico è la scelta migliore. Non a caso l’abbiamo proposta noi di Forza Italia, che da sempre siamo un po’ più aperti alla società civile». Il leader campano azzurro Martusciello, infine, chiarisce: «La scelta finale spetterà ai tre leader». «Apprezzo molto il suo gesto», aggiunge il segretario di Forza Italia in riferimento al passo indietro fatto da Martusciello dopo il coinvolgimento della sua assistente nel caso Huawei. «Ha fatto un sacrificio – aggiunge – per una vicenda che mi pare si sia risolta in una bolla di sapone». «Il nostro segretario parla con Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Ho sempre detto che siamo pronti ad accettare qualsiasi scelta che faranno, perché hanno la capacità di analisi migliore della nostra», le parole dell’eurodeputato.
La strada del candidato civico si inserisce perfettamente in una strategia che sia Lega che Forza Italia hanno delineato in queste ore: puntare all’area centrista. Lo dice anche lo stesso Tajani: «Guardiamo con attenzione a tutti coloro che non vogliono far vincere la sinistra. Le nostre porte sono aperte anche a chi in passato ha votato a sinistra ma non vuole andare con l’estrema sinistra. Porte aperte – insiste – ai socialisti e ai democristiani che non vogliono diventare elettori del M5s e dell’estrema sinistra». L’elettorato centrista, d’altronde, è stato spesso decisivo per gli esiti elettorali in Campania. Lo sa bene anche Manfredi che sull’allargamento al centro ha puntato nella sua elezione a Napoli. E nel suo ruolo da regista, dialogando con i leader nazionali e con i riferimenti locali del “campo larghissimo”, sta provando proprio a far sì che l’area moderata della coalizione di centrosinistra non si senta fuori posto, visto che i nomi più quotati al momento sono i due esponenti del M5S Roberto Fico e Sergio Costa.