La bella vita, la vita dorata della pasionaria del Parco Verde, ovvero Rita Bellezza. È da giorni che imperversa sui social e nei notiziari online accusando la Prefettura e il Governo di averla sfrattata insieme ai figli minorenni. «Siamo senza tetto, tutti: grandi e piccoli», ha urlato nel corso di una manifestazione di protesta, «ci hanno trattati come animali, ma nemmeno gli animali si abbandonano». «No, no», ha fatto col dito ammonitore e voce rotta dall’emozione.
Capelli nero corvino, un filo di trucco e l’immancabile tatuaggio sul braccio: la donna è la leader del gruppo di mamme arrabbiate che ce l’hanno con padre Maurizio Patriciello («Ci avete sottovalutate» affermano le Erinni senza, però, spiegare quale sarebbe l’effetto di questa sottovalutazione) e con Palazzo Chigi che ha deciso di fare pulizia nella più grande piazza di spaccio della regione. Un luogo di violenza e sopraffazione. Un inferno in ferro e cemento dove, nel 2023, son state stuprate due cuginette da un gruppo di ragazzini e dove, nel 2014, una bambina di sei anni (Fortuna Loffredo) fu ammazzata dal vicino che prima la violentò e poi, ancora stordita, la lanciò dal balcone come un manichino rotto. Orrori che impongono il ripristino delle condizioni civili di convivenza, anche con la forza della legge, se necessario.