Nell’ambito dell’inchiesta sull’igiene Urbana, condotta dalla Procura di Napoli Nord, per fatti accaduti nel Comune di Marano alcuni anni fa sono stati emessi 37 avvisi di garanzia. Sono indagati dipendenti del Comune di Marano, l’ex sindaco Rodolfo Visconti, l’ex vice sindaco Paolo D’Alterio, diversi dipendenti dell’ufficio igiene urbana (molti di questi sono ancora in servizio), collaboratori esterni dell’Ente e alcune imprese. Per sette degli indagati sono stati richiesti anche gli arresti domiciliari. Sarà il Gip del Tribunale di Napoli Nord, dottor Saladino, dopo aver audito i soggetti, a valutare se sussistono le condizioni per applicare la misura di custodia cautelare. Ecco i nominativi:
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- Abbatiello Domenico – sorvegliante comunale;
- Iorio Vittorio – responsabile del servizio igiene urbana;
- Spacone Giuseppe; ex dirigente Teknoservice
- Magno Giuseppe; imprenditore B.MA.
- Oliviero Michele;
- Paragliola Giovanni – Ex supporto al rup dell’ufficio igiene urbana di Marano, nonché a lungo stretto collaboratore dell’attuale Responsabile dei Lavori Pubblici del Comune di Marano. Ing. Giovanni Napoli.
- Schettino Raffaele;
- Guadagno Andrea;
- Benedetto Nicola;
- Tamburelli Antonio, attuale dipendente in forza all’ isola ecologica di Marano.
- Alfano Vincenzo
- Carandente Tartaglia Giuseppe
- Carandente Palma.
- Galdieri Marla
- Di Gennaro Giuseppe
- Esposito Aniello
- Sagliocchi Serena
- Sagliocchi Francesco
- Scarlato Mauro
- Scarlato Corrado.
- Trincone Giuseppe
- Trincone Procolo
- Mosca Antonio
- Mosca Pietro
- Perillo Giovanni
- Mirabella Antonio
- Fiore Giuseppe.
- Iazzetta Massimiliano
- Maisto Loredana
- Ucciero Nicola
- D’Avino Giuseppe, dipendente del Comune di Marano.
- Del Prete Michele, dipendente del Comune di Marano, ufficio igiene del Comune
- Legale rappresentante della BE.MA. SRL RECUPERI INDUSTRIALI
- Legale rappresentante della INCHEM;
VISCONTI, D’ALTERIO, ABBATIELLO, IORIO, PARAGLIOLA, TAMBURELLI, SPACONE, MAGNO, OLIVIERO, GUADAGNO ANDREA, SCHETTINO, ALFANO: quest’ultimi in uno dei capi d’accusa risultano aver costituito un’associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di numerosi reati contro la pubblica amministrazione. In particolare referenti della ditta, dipendenti comunali e Politici stipulavano accordi di natura corruttiva per ottenere la lievitazione illecita dei guadagni. In particolare si provvedeva alla falsificazione dei fomulari di identificazione afferenti lo scarico dei rifiuti nei quali si conteggiava un quantitativo maggiore rispetto a quello realmente conferito. L’Amministrazione Comunale in tal modo contabilizzava compensi maggiori rispetto a quelli realmente dovuti, causando un danno economico alle casse dell’Ente. Inoltre si registrava anche un’accelerazione nell’evasione dei mandati di pagamento.
Nel seguente capo d’accusa è fondamentale anche il ruolo svolto dall’ex sindaco Visconti, il vice D’Alterio e il dipendente Domenico Abbatiello i quali unitamente a PARAGLIOLA Giovanni, che utilizzava il ME.PA per gli affidamenti accedendo con le credenziali dell’Arch. Mucerino, all’epoca dirigente del settore tecnico, abusavano sistematicamente delle loro rispettiva qualità nelle funzioni svolte e dei poteri loro rispettivamente conferiti.
Stesso dicasi per gli imprenditori, referenti delle società destinatarie degli ingiusti profitti per la falsificazione dei formulari, Oliviero Michele e Guadagno Andrea (gestori di fatto e legale rappresentante della ditta BE.MA Srl) e Schettino Raffaele e Alfano Vincenzo (dipendenti della INCHEM Srl), i quali consegnavano il denaro compendio delle tangenti e a consegnarlo ai pubblici ufficiali e dipendenti sopra menzionati, per il tramite di Magno Giuseppe. Il tutto avveniva con il sistematico apporto di Tamburrelli Antonio, autista della TEKRA.
Ad Abbatiello Domenico, capo dei sorveglianti comunali che avrebbe dovuto svolgere controlli sulle inadempienze della ditta TEKRA, viene accusato anche di aver costretto BALESTRIERI Alessio, amministratore della ditta TEKRA srl, gestore del servizio rifiuti a Marano, a prendere in locazione un terreno al costo di 12.000 euro mensili, 8.000 euro destinati al proprietario, 2.000 euro destinati ad Allocca Domenico, direttore generale della TEKRA, che lo stesso Abbatiello avrebbe intascato a titolo di tangente.
Anche Vittorio Iorio, secondo la pubblica accusa, intascava una tangente di 8.000 euro mensili originata da una procedura di gara canalizzando a favore delle BE.MA, che avrebbe ottenuto in anticipo e prima della scadenza dei termini per la presentazione dei preventivi i contenuti delle offerte delle altre imprese, in modo da presentare l’offerta più vantaggiosa.
Rodolfo Visconti, D’Alterio e Abbatiello imponevano alla ditta Tekra una lista di stagionali, tra cui il fratello di un affiliato al clan Orlando e il figlio di un ex consigliere comunale, minacciando alla stessa di comminare penali o sanzioni ingiustificate.
Per quanto concerne la posizione del vice sindaco D’Alterio anch’egli avrebbe agito, unitamente ad Abbatiello Domenico, abusando della propria posizione, e costringendo il legale rappresentante della ditta TEKRA srl, Balestrieri Alessio Antonello, detentrice delle deleghe CONAI, a riassegnare nuovamente le sub-deleghe alla ditta BE.MA, minacciando a tal riguardo la pretestuosa contestazione alla stessa ditta di penali e sanzioni economiche.
Uno scandalo ciclopico, insomma, anche perché alcuni indagati sono ancora in servizio nell’ufficio igiene urbana. Quando all’epoca scrivevamo montagne di articoli sugli stagionali sospetti e sugli strani e assidui rapporti tra dipendenti comunali e vertice amministrativo, qualcuno sorrideva. Ora chi ride?
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