Cyber attacco in Libano, esplosi migliaia di cercapersone. Morti e migliaia di feriti

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In Libano decine di membri di Hezbollah sono rimasti feriti dopo che in diverse località del Paese sono esplosi dei cercapersone. I piccoli apparecchi di telecomunicazioni senza fili, ha spiegato la testata libanese L’Orient-Le Jour, sarebbero stati fatti saltare in aria da Israele nell’ambito di un raid chirurgico organizzato presumibilmente per prendere di mira i componenti dell’organizzazione paramilitare.

La situazione risulterebbe essere abbastanza grave, visto e considerato che gli ospedali hanno lanciato appelli per chiedere alla popolazione di donare il sangue. Il primo ministro, Najib Mikati, e gli altri ministri libanesi sono stati informati durante una riunione di governo degli “incidenti di sicurezza” avvenuti. Hezbollah ha intanto informato tutti i suoi militanti di smettere di usare i cercapersone, per pura che possano verificarsi nuove deflagrazioni. Il primo bilancio ufficioso parla di almeno 2800 feriti e una decina di morti. Tra questi figura anche Mojtaba Amani, ambasciatore della Repubblica islamica dell’Iran in Libano. Tra le vittime, invece, una bambina di nove anni, Fatima Jaafar Abdullah, e due “combattenti” di Hezbollah, uno dei quali sarebbe il figlio del deputato del gruppo, Ali Ammar. Segnalati anche sette morti in Siria.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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