Necrologi incollati sopra annunci commerciali, posizionati fuori dagli spazi autorizzati, sopra ad altri annunci funebri. A Marano è un vero e proprio Far West del necrologio. Ovviamente i manifesti sono sempre fissati ad opera di ditte borderline, molto borderline, che se ne fregano delle regole e così eludono anche l’obbligo di versare al Comune il costo dell’affissione.
Non è chiaro se l’Ente comunale abbia adottato (in passato sembra che fu fatto) un apposito regolamento, ma nel caso manchi sarebbe opportuno predisporlo anche perché nessuna sanzione viene elevata a carico delle imprese funebri, autori delle affissioni scriteriate e abusive.
In redazione giungono anche segnalazioni da parte di commercianti e parenti dei defunti. «Abbiamo speso soldi per fare pubblicità — spiegano i negozianti – ma a distanza di poco, arriva l’attacchino delle pompe funebri, e pone l’affissione, sopra il poster che reclamizzava i prodotti.>>
La stessa situazione sgradevole è stata segnalata anche dai parenti dei defunti, che a distanza di pochi giorni o ore dalla cerimonia funebre si sono trovati l’annuncio incollato in una posizione inusuale, coperto da un altro annuncio oppure strappato e abbonato sul ciglio della strada. «Almeno di fronte alla morte ci vorrebbe più rispetto. I funerali non sono un’occasione solo per fare solo soldi.»
La causa di questa situazione è da ricercare nel fatto che l’affissione dei necrologi è lasciata alla discrezione delle agenzie funebri che operano in città e nei Comuni vicini. Una libertà che non si dovrebbe consentire, soprattutto perchè si favoriscono società non sempre in regola con la normativa antimafia. Non intervenire senz’altro favorisce questo modus operandi. Da segnalare che accade anche che determinate imprese, con evidenti problemi, operano ma sui manifesti evitano di apporre il proprio logo, così da non incappare in problemi legali. Nell’area nord di Napoli da un po’ di tempo è calata l’attenzione su coloro che operano nel settore dei funerali, diversamente invece da ciò che sta accadendo a Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e Pomigliano d’Arco. Si spera in un cambio di rotta.