Finale di partita, per dirla alla Samuel Beckett. Con l’appoggio di Pasquale Coppola (quante ne ha dette su Morra) e Lorenzo Di Marino, entrambi consiglieri di maggioranza uscenti della disciolta giunta Visconti, e ancor prima di Teresa Giaccio, consigliera di minoranza della disciolta giunta Visconti, e ancor prima con il sostegno di Pasquale Di Fenza, e ancor prima con il sostegno della lista della famiglia Carandente (Demos), in passato – con un’altra sigla, Agorà – a sostegno della disciolta giunta Visconti, e ancor prima con il sostegno di Luigi Di Marino, consigliere della disciolta giunta Liccardo, e ancora prima con il sostegno di alcuni pezzi di imprenditoria locale, Matteo Morra – candidato sindaco del Pd – potrebbe aver chiuso il cerchio.
La domanda, per dirla con le parole del professor “Bellavista”, è d’obbligo però: Matteo, tu che sei un politico moderato e di buonsenso, con questi endorsement ti sei fatto bene i conti? Ti è convenuto? Ai posteri l’ardua sentenza.
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