Marano, Pip, beni confiscati, beni abusivi: le esasperanti lentezze del Comune. E poi l’ennesimo caso delle ditte funebri pezzotto

0
1.334 Visite

Pip, beni confiscati, beni abusivi, tra cui Masseria Galeota: in un anno e mezzo di commissariamento del Comune per mafia ci si aspettava molto di più. A parte qualche operazione in itinere sui beni confiscati (la scuola che dovrà sorgere negli ex uffici Sime), poco si è fatto sul fronte dell’assegnazione di tante altre strutture e sul controllo delle associazioni che nulla fanno nei beni a loro destinati. Il comandante Maiello, sul punto, aveva annunciato verifiche e provvedimenti, ma nulla si è più saputo. E’ tutto troppo lento, ingessato, macchinoso. Per il Pip nulla si è fatto o saputo sulle paventate anomalie urbanistiche e ancora si attendono provvedimenti per il Galeota.

L’ordinario, come è noto, non va meglio: differenziata al palo, buche, invivibilità diffusa, traffico, strade al buio.

Da qualche tempo, inoltre, ma questo è un ambito che non compete ai commissari bensì alle forze dell’ordine, sono ricomparsi in strada manifesti funebri di fantomatiche imprese che mai si erano viste in città. Ditte perlopiù pezzotto. Una storia nota, già finita al centro di inchieste giudiziarie qualche anno fa.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti