Mattarella scioglie le Camere: si voterà il 25 settembre

0
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla fine delle consultazioni, il 10 dicembre 2016, al Quirinale (VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)
1.072 Visite
  • Si vota il 25 settembre

    Il Consiglio dei ministri conferma: si vota il 25 settembre.

     Il Consiglio dei ministri

    E’ appena cominciato il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Sul tavolo la direttiva per definire il perimetro degli affari correnti che determinerà l’azione di governo da qui a fine legislatura.

Crisi di governo, la diretta

Ore 17.32 – il premier Mario Draghi è giunto al Quirinale per controfirmare, come prevede la prassi costituzionale, il decreto di scioglimento delle Camere che è stato poi firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Ore 16.17 – «Beppe è sereno». Così fonti del Movimento che hanno contatti con il garante 5s riferiscono dello stato d’animo del fondatore del Movimento rispetto alla scelta del M5s di non partecipare al voto di fiducia. Per Grillo quella presa da Conte sarebbe una scelta necessaria per tenere unito il gruppo parlamentare. D’altronde, si sottolinea, le proposte del Movimento come reddito di cittadinanza e bonus 110 erano state attaccate da Draghi.

Ore 15.52 – «C’è disappunto non preoccupazione per le urne in autunno: un certo numero di scuole fermeranno infatti le lezioni appena avviate e questo è un problema che solleviamo da non so quanti anni. Quindi chiediamo al Ministero dell’Interno di individuare» per le elezioni politiche «seggi non scolastici». Lo dice all’ANSA Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi. «Basta seggi nelle scuole – sottolinea – che fanno perdere giorni di lezione dell’anno scolastico appena iniziato, lezioni che poi non verranno recuperate».

Ore 15.45 – «Spero ci siano le elezioni il prima possibile, spero che vinceremo e continueremo con il programma di Draghi». Lo ha detto il segretario del Pd, intervistato da Bloomberg Tv. «Il voto sarà a fine settembre o nei primi giorni di ottobre, per la prima volta in autunno. Ma siamo pronti», ha aggiunto Letta. «Devo essere molto chiaro – ha spiegato ancora -, l’Italia è un grande Paese, una grande economia, un grande popolo, assolutamente democratico: andremo al voto in autunno anziché a marzo, non cambia così tanto. Ma complica le cose perché quello che Draghi doveva fare era molto importante per il rilancio del Paese in autunno. Sono sicuro che la campagna elettorale porterà gli elettori a capire chi è responsabile e chi no».

Ore 15.17 – «Tutti i partiti devono rispettare il processo delle riforme legate al Pnrr, è impossibile non farlo con questi soldi. Proporrò a tutti partiti in campagna elettorale di firmare un patto, affinché tutti rispettino questo programma e queste scelte, perché questi soldi sono per l’Italia ma sono soldi europei. Spero che tutti lo firmino». Lo ha detto il segretario del Pd, intervistato da Bloomberg.

Ore 15.05 – «La crisi di governo è stata innescata da Conte e dal M5s e questo è un fatto grave ma conoscendo quel movimento, non mi sorprende. Mai avrei potuto immaginare che Forza Italia e la Lega si mettessero sullo stesso livello di Conte e del M5s nel determinare in questo frangente la caduta del governo Draghi». L’ha detto Maria Stella Gelmini, ministra per gli Affari regionali ospite di Skytg24.

Ore 14.46 –  «In Regione Lazio non c’è una crisi politica, la maggioranza c’è e l’esperienza prosegue». Lo precisano fonti della Regione. Inoltre viene escluso un possibile election day con le politiche perchè se Nicola Zingaretti dovesse candidarsi alle politiche la norma gli consente comunque di ricoprire la carica di presidente di Regione perchè non incompatibile con una candidatura.

Ore 14.30 – «La destra ha fatto una scelta incomprensibile che fa a pugni anche con l’elettorato di centrodestra. Io ho ricevuto molti messaggi e mail da imprenditori e professionisti che non capiscono questa scelta in cui ha prevalso il calcolo e la corsa alle elezioni. Sappiamo che l’incipit per la Meloni è il ritorno al voto. Spiace constatare che anche FI e Lega hanno preferito seguire l’input della Meloni piuttosto che mettere al centro l’interesse del Paese». Così Maria Stella Gelmini, ministra per gli Affari regionali, ospite di Skytg24 commentando la mancata fiducia votata da Forza Italia da cui si è dimessa.

Ore 14.24 – Domani in aula alle 9:30 è prevista la discussione generale sul conto consuntivo della Camera per il 2021 e del progetto di bilancio per il 2022. Il termine per la presentazione degli odg è fissato alle ore 16 di domani. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo che si è riunita a Montecitorio.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti