CHIESA ORTODOSSA UCRAINA DICHIARA INDIPENDENZA DA QUELLA RUSSA

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20.43 Media, restrizioni a conti italiani in filiali Unicredit e Intesa

La Banca Centrale russa ha imposto restrizioni temporanee alle persone fisiche e giuridiche italiane che hanno conti nelle filiali russe delle banche Unicredit e Intesa. Lo ha riferito Bloomberg, secondo quanto riporta la Tass. La Banca Centrale avrebbe inviato una lettera alle banche in cui si afferma che le persone fisiche e giuridiche italiane con conti nelle divisioni russe di Unicredit e Intesa non potranno prelevare fondi senza il permesso della direzione locale per un anno. Le fonti hanno anche detto che ai cittadini e alle aziende italiane sarà vietato aprire nuovi conti.

20.38 Blinken, allargamento non minaccia nè provoca Russia

L’allargamento della Nato alla Finlandia e alla Svezia “non è una provocazione o una minaccia per la Russia”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in conferenza stampa con l’omologo finlandese, Pekka Haavisto. “La Nato è sempre stata un’alleanza difensiva e non ha mai cercato lo scontro, la ragione per cui nuovi Paesi stanno chiedendo di entrare nella Nato è che la Russia ha attaccato più volte i suoi vicini senza essere provocata”, ha aggiunto Blinken, “la Russia voleva diventare più forte e si è indebolita, voleva dividere la Nato ma l’ha compattata”. Il segretario di Stato Usa “continuare a essere fiducioso che Svezia e Finlandia entreranno presto nella Nato”. “La nostra politica delle porte aperte è un cardine dell’alleanza”, che ha promesso una “forte presenza” della Nato nel Mar Baltico.

20.23  Quattro deputati regionali russi contestano guerra in aula

Un gruppo di deputati comunisti del Parlamento regionale di Primorye, in Russia, ha contestato l’intervento russo in Ucraina. Lo riporta Kommersant. “Siamo consci che se il notro Paese non ferma l’operazione militare ci saranno ancora più orfani nel nostro Paese”, è l’appello a Vladimir Putin letto in aula da Leonid Vasyukevich a nome di quattro parlamentari del suo partito, “durante l’operazione militare, muoiono e diventano disabili giovani che potrebbero dare molto al nostro Paese”. Secondo il quotidiano, il comunicato letto da Vasyukevich ha causato “un’ondata di indignazione” tra i colleghi, alcuni dei quali hanno chiesto la sua espulsione dall’aula. Il capogruppo comunista nel Parlamento di Primorye, Anatoly Dolgochev, ha promesso “dure misure” contro un’iniziativa “non concordata” che “ha disonorato il Partito Comunista”.

20.10 Governatore Lugansk: “Possibile ritiro delle forze per non essere catturate”

Le forze ucraine potrebbero essere costrette a ritirarsi dall’ultima loro sacca di resistenza nella regione di Lugansk per evitare di essere catturate. Lo ha detto il governatore regionale, Sergei Gaidai, che in un post su telegram, riferendosi all’assedio russo di Severodonetsk d Lysychansk, ha scritto: “I russi non saranno in grado di catturare la regione di Lugansk nei prossimi giorni come avevano previsto gli analisti. Abbiamo forze e risorse sufficienti per difenderci. Comunque è possibile che per non essere circondati ci dovremo ritirare”.

 

20.02 Geraschenko: “Abbiamo elenco dei prigionieri di Azovstal”

“Abbiamo ricevuto, tramite la connessione di internet Starlink, prima della loro uscita da Azovstal, tutti gli elenchi dei nostri difensori della guardia nazionale, Azov, e altri. Tra di loro ci sono circa 40-50 donne”. Lo afferma, durante una diretta trasmessa sul suo canale Telegram, il consigliere del ministro dell’Interno ucraino Anton Geraschenko. “Non posso dire quanto tempo servirà per riportarli in patria -dice Gerashchenko- non ho partecipato ai negoziati, ma ritengo che lo Stato debba collaborare a stretto contatto con tutti per far tornare tutti i nostri difensori. Bisogna fare di tutto anche perché i nostri ragazzi abbiano la possibilità di ricevere le spedizioni con oggetti personali”.

20.00 Geraschenko: “La guerra è cambiata, non finirà presto se non riceveremo armi necessarie”

“Nell’ultimo mese i combattimenti sono cambiati. La guerra ora è diversa. I russi accumulano grandi quantità di artiglieria su un piccola zona e colpiscono le nostre posizioni. La difficoltà è che noi dobbiamo difendere un confine lungo più di 1000 km e il nemico è libero di scegliere dove avanzare. Noi dobbiamo avere le armi per difenderci e fare la controffensiva. Perciò la guerra non finirà presto se non riceveremo armi necessari”. Ad affermarlo è il consigliere del ministro degli Interni dell’Ucraina Anton Geraschenko in un diretta sui social.

19.57 Chiesa Ortodossa ucraina dichiara indipendenza da quella russa

Il Consiglio del Patriarcato della Chiesa Ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca (Uoc) ha dichiarato “piena indipendenza” dalla Chiesa ortodossa russa. Lo riportano diversi media russi e ucraini. La Uoc di Mosca ha “condannato la posizione del patriarca di Mosca Kirill e la guerra della Russia contro l’Ucraina”, ed ha “invitato le parti a continuare i negoziati”.

Ore 16:31 – Kiev, da Russia barbarie come all’epoca di Gengis Khan

«Parliamo di città bombardate, donne violentate, grano rubato come se vivessimo nell’epoca di Gengis Khan. La Russia ha dimostrato di essere un paese barbaro che minaccia la sicurezza mondiale: illogico, incoerente e inadeguato. Rende ogni persona in Europa più povera, provocando carestie in Asia e nuovi conflitti. Dobbiamo fermarla insieme usando la forza per preservare l’ordine mondiale». Lo ha scritto su Twitter, Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente Ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 16:19 – Zelensky parla con Draghi: guerra può durare settimane, non mesi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato su Telegram una valutazione della guerra. «Mi sono rivolto al popolo indonesiano. Ho sottolineato che prima le nostre terre saranno liberate dagli occupanti, più le persone in tutto il mondo saranno protette in modo affidabile. Protette dai desideri aggressivi di chi vuole perseguire le politiche coloniali, come ai vecchi tempi», ha scritto. «Se il mondo è veramente unito e onesto riguardo a questa aggressione russa contro il nostro Stato sovrano, la velocità con cui porre fine a questa guerra sarà misurata in settimane. Settimane, nemmeno mesi», ha detto. E ha annunciato: «Ho parlato con Draghi, dobbiamo sbloccare i porti. Ci aspettiamo ulteriore supporto per la difesa dai nostri partner», ha scritto Zelensky su Twitter.

Ore 16:08 – Mosca, da inizio 2022 esportazioni russe di farina quadruplicate

Dall’inizio del 2022, le esportazioni di farina dalla Federazione Russa sono quadruplicate rispetto allo stesso periodo del 2021 e hanno raggiunto le 276mila di tonnellate. Ad affermarlo è il vice capo dell’agenzia federale Rosselkhoznadzor, Anton Karmazin durante un Forum panrusso del grano a Sochi secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa Tass. Secondo Karmazin uno degli acquirenti più promettenti di grano russo è la Cina. Negli ultimi cinque anni, l’esportazione di prodotti cerealicoli in questo paese è quasi triplicata.

Ore 15:58 – Kiev contro Scholz: Berlino ci ha lasciati soli militarmente

«Militarmente, l’Ucraina è stata semplicemente lasciata sola da Berlino»: lo ha detto in un’intervista a Bild l’ambasciatore ucraino in Germania, Andrij Melnyk. Il rappresentante di Kiev ha criticato l’intervento del cancelliere Olaf Scholz a Davos, da cui emergerebbe una «mancanza di leadership e coraggio». Secondo Melnyk, Scholz avrebbe dovuto spiegare quali «passi molto concreti» voglia fare Berlino per aiutare l’Ucraina a vincere la guerra. All’interrogativo non ci sarebbero però state risposte, soprattutto rispetto alla fornitura delle armi pesanti necessarie a contrastare l’offensiva russa.

Ore 15:55 – Media, ampio incendio in un magazzino a Sud di Mosca

Ampio incendio nel sud di Mosca dove ha preso fuoco un magazzino con gomma e mobili. Il fumo ha invaso la zona e la strada vicina al magazzino, si vede nel video diffuso su Twitter dal media bielorusso indipendente Nexta.

Ore 11:45 – intelligence Kiev, guerra potrebbe durare fino a fine anno

«Putin non rinuncia ai suoi piani. Questa guerra si trascinerà. Che sia settembre o ottobre, o la fine dell’anno, dipende dalla nostra resistenza, dallo stato delle nostre forze di difesa e dall’aiuto che ci danno». Lo ha detto Vadym Skibitskyi, rappresentante dell’intelligence di Kiev in un’intervista a Radio Svoboda.

Ore 11:39 – Lavrov: l’Occidente ha dichiarato guerra totale al mondo russo

L’Occidente ha dichiarato una «guerra totale» alla Russia, «nessuno adesso lo nasconde». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, citato dall’agenzia di stampa russa Tass.

Ore 11:28 – La Russia dichiara cinque diplomatici croati «persone non grate»

La Russia ha attribuito lo status di «persone non grate» a cinque membri dello staff dell’ambasciata della Croazia. L’annuncio è giunto dal ministero degli Esteri russo e lo riporta l’agenzia Tass.

Ore 11:22 – Russia, la banca centrale a sorpresa taglia i tassi di 300 punti. Sono all’11%

(Giuliana Ferraino) La banca centrale russa ha tagliato i tassi di interesse di 300 punti portandoli all’11% in una riunione di politica monetaria straordinaria. E’ il terzo taglio dei tassi consecutivo deciso dalla governatrice Elvira Nabiullina, che all’indomani della guerra per sostenere la valuta russa in caduta libera decise di raddoppiare i l costo del denaro in un solo colpo durante una riunione di emergenza, portandolo al 20% dal precedente 9,5%. Qui l’articolo completo.

Ore 11:07 – La Russia punta a esportare 50 milioni di tonnellate di grano

La Russia ha affermato di puntare a 50 milioni di tonnellate di esportazioni di grano nella prossima stagione, in forte aumento rispetto all’anno in corso, tra i timori di una crisi alimentare dovuta all’offensiva della Russia contro l’Ucraina. Le esportazioni di cereali russi sono attualmente frenate dalle sanzioni sulla catena di approvvigionamento e sul settore finanziario, mentre quelle della potenza agricola ucraina sono paralizzate dall’assalto militare russo.

«In questa stagione (2021-2022) abbiamo già esportato 37 milioni di tonnellate di cereali, di cui 28,5 milioni di tonnellate di grano, ed entro la fine dell’anno agricolo (30 giugno) puntiamo a 37 milioni di tonnellate di cereali esportati», ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura Dmitry Patrushev. «E per la prossima stagione (che inizierà il 1° luglio 2022) stimiamo un potenziale di esportazione di 50 milioni di tonnellate», ha aggiunto. La Russia stima che il raccolto del 2022 sarà di 130 milioni di tonnellate, rispetto ai 121,4 milioni dello scorso anno.

Ore 10:38 – Kiev: la Russia ha disseminato 500 mine nel Mar Nero

La Russia ha disseminato nel Mar Nero tra le 400 e le 500 vecchie mine sovietiche, che vengono strappate dalle ancore quando il mare è agitato e vanno alla deriva, rendendo impossibile l’esportazione di merci dai porti ucraini. Lo afferma il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Sergiy Bratchuk, aggiungendo che Mosca ha «creato una crisi alimentare nel mondo» e sta usando un «alibi informativo» incolpando l’Ucraina della crisi alimentare. Lo riporta la Bbc.

Ore 10:31 – Filorussi: abbiamo preso totale controllo di Lyman

Le forze filorusse dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk rivendicano di avere preso il totale controllo della città di Krasny Lyman, nella regione di Kramatorsk. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

Ore 10:26 – Kiev: 70 morti sotto le macerie in uno stabilimento di Mariupol

Settanta cadaveri sono stati trovati sotto le macerie dell’ex stabilimento di Oktyabr a Mariupol. I corpi sono stati portati in fossa comune per la sepoltura.

Ore 10:23 – Zelensky, grandi potenze non flirtino con la Russia

«Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina come tale. Se i potenti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra». È il monito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che, in un video, ha anche ricordato quanto l’Unione Europea «da settimane non riesca a concordare il sesto pacchetto di sanzioni».

Ore 10:14 – Banca del Giappone: i costi del trasporto merci sono a livelli record

I dati diffusi oggi dalla Banca del Giappone (Boj), la banca centrale giapponese, hanno lanciato l’allarme sull’aumento record dei prezzi, in particolare del trasporto aereo internazionale di merci, che rischia di portare un danno senza precedenti alla terza economia manifatturiera mondiale fondata sull’export di beni.

L’analisi della banca centrale giapponese evidenzia una crescita dei prezzi del settore del 64,3% su base annua, determinata principalmente dal cambio di rotte imposto dalla guerra in Ucraina, che ha reso impossibile sorvolare lo spazio aereo russo. Anche i prezzi dei servizi di trasporto merci via mare sono aumentati del 50,1 per cento, riflettendo l’impennata delle tariffe di trasporto dovuta essenzialmente alla debolezza dello yen.

Ore 09:55 – Polizia di Kiev: i russi hanno colpito 94 obiettivi civili in 24 ore

«Nelle ultime 24 ore nella regione di Donetsk i russi hanno colpito 94 obiettivi civili». Lo ha comunicato la Polizia nazionale ucraina, secondo cui «gli attacchi hanno causato morti e feriti». «Gli occupanti – precisa il comunicato – hanno attaccato 11 centri abitativi. Sono state danneggiate 76 case di civili, una scuola, la stazione dei pompieri, un campo estivo, 13 imprese. I russi hanno utilizzato per l’attacco il sistema di lanciarazzi Uragan. Sotto il fuoco si sono ritrovati Avdiivka, Soledar, Lyman, Sviatohirsk, Zalizne, Bakhmut, Mariinka, Raihorodok, Khrestysche, Zoria, Vyimka. La polizia ha aperto dei procedimenti penali».

Ore 09:52 – Zelensky, Mosca vuole ridurre Donbass in cenere

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, accusa Mosca di volere ridurre in cenere il Donbass. «Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk, come hanno fatto con Volnovakha e Mariupol», ha detto Zelensky, che ha anche accusato le forze russe di compiere un genocidio nella regione.

Ore 06:15 – Washington: Putin usa il cibo come arma

A Washington, il portavoce del Pentagono John Kirby ha accusato la Russia di «usare il cibo come arma. E ovviamente stiamo discutendo con i nostri partner internazionali e alleati su come rispondere al meglio a tutto questo». Il presidente russo Vladimir Putin ha invece assicurato che le accuse occidentali secondo cui Mosca, dalla sua offensiva in Ucraina, blocca le esportazioni di grano ucraine sono «infondate». Il leader del Cremlino si è detto oggi pronto ad aiutare «a superare la crisi alimentare». La questione è stata trattata anche nel colloquio telefonico di giovedì fra Putin e mario Draghi, come riferito da Marco Galluzzo sul Corriere.

Ore 06:14 – Casa Bianca: la Russia rischia il default

Le misure assunte dagli Stati Uniti contro la Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina potrebbero provocare il «default dell’economia russa». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa sottolineando che, invece, l’impatto sull’economia Usa e quelle del resto del mondo sarà «minimo». Il 25 maggio gli Usa hanno fatto scattare una nuova stretta alle modalità di restituzione del debito russo attraverso i circuiti internazionali.

Ore 06:12 – Assemblea Oms condanna l’aggressione militare russa

I Paesi membri dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno adottato giovedì una risoluzione presentata dall’Ucraina che condanna «nei termini più forti l’aggressione militare della Russia e in particolare gli attacchi ai servizi sanitari. Il testo, invece, adottato con 88 voti, 12 contrari e 53 astenuti, non prevede sanzioni concrete nei confronti della Russia all’interno dell’Oms. Gli attacchi alle strutture sanitarie sono anche al centro delle indagini da parte della procura generale di Kiev su presunti crimini di guerra.

Ore 06:11 – Zelensky: la Russia nel Donbass sta compiendo un genocidio

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di compiere un «genocidio» nel Donbass. La Russia sta praticando la «deportazione» e «l’uccisione di massa di civili» nel Donbass, ha detto Zelensky nel suo discorso video quotidiano precisando che «tutto questo (…) è un’evidente politica di genocidio portata avanti dalla Russia».

Ore 06:09 – Cnn: Biden pronto a inviare missili a lungo raggio a Kiev

L’amministrazione Biden si sta preparando a inviare all’Ucraina armi più potenti nell’ambito di un nuovo pacchetto la prossima settimana. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione alla Cnn. Si tratterebbe in particolare di sistemi di missili a lungo raggio, Multiple Launch Rocket System o MLRS, che da tempo sta chiedendo Volodymyr Zelensky. Le armi, prodotte negli Stati Uniti, possono sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri, molto più lontano di qualsiasi altro sistema già presente in Ucraina, e secondo Kiev potrebbe essere il punto di svolta nella loro guerra contro la Russia. La notizia arriva n un momento di grossa difficoltà per le truppe ucraine, sottoposte a pressanti bombardamenti nel Donbass. Un altro sistema richiesto dall’Ucraina è il High Mobility Artillery Rocket System o HIMARS, più leggero dell’Mlrs ma in grado di sparare lo stesso tipo di munizioni. Finora Biden aveva evitato di inviare questi sistemi per timore che l’Ucraina potesse utilizzarli per attaccare all’interno del territorio russo con la conseguenza di una reazione da parte di Mosca. (Qui il punto di Andrea Marinelli e Guido Olimpio sulla situazione militare)

Ore 05:49 – Non solo droni, ucraini usano anche le ebike contro i tank

Nella guerra tra Russia e Ucraina non ci sono solo armi avveniristichedroni per tracciamenti crittografati e super blindati. Compaiono anche le biciclette elettriche. Possono sembrare fuori luogo all’interno di un conflitto odierno eppure anche questo mezzo così vetusto (ma così nuovo) ha ritrovato la sua ragion d’essere: è silenzioso e non viene rilevato dai russi. A rivelare il successo delle ebike in guerrra è Eleek, produttore ucraino che nota come i suoi mezzi siano sempre più richiesti dalle truppe. I vantaggi dopotutto sono parecchi. Permettono di coprire grandi distanze, intorno ai 150 chilometri, e di percorrere sentieri inaccessibili ad altri mezzi a motore. Possono quindi condurre attacchi di sottecchi, magari a opera di cecchini e consentono ricognizioni che passano inosservate (e inudite). Il propulsore elettrico infatti non è solo silenzioso ma non emette calore annullando di fatto i sistemi di rilevazione termici usati dai russi per scovare i mezzi a motore.

Ore 05:47 – Artem, Mosha e Oleg: la morte dei pugili eroi

L’ultimo combattimento era stato fissato il 12 marzo. «Boxing Show» nella Freedom Hall, ore 17, ingresso 15 euro. Ma quel pomeriggio, diciassettesimo giorno di guerra, non si presentò mai nessuno, nemmeno il custode che doveva aprire i tornelli. Allo SpartaBox non aprirono neanche la palestra per il riscaldamento. Gli spogliatoi vuoti. Le corde immobili. I tabelloni elettronici spenti. Le poltroncine deserte. I pugili erano andati tutti al fronte. «È l’ora di far vedere che combattenti siamo», avevano detto in tv i fratelli boxeur Vitalij e Volodymyr Klitschko, l’uno sindaco e l’altro suo motivatore, e il gong s’era sentito forte: via i guantoni, campioni e bidoni, tutti in trincea. Non c’era stato il tempo di dir fuori i secondi: chi era tornato dall’estero e chi aveva mollato borse di milioni, chi s’era arruolato con Azov e chi nella polizia, l’importante era solo partire e menare duro i russi, se possibile, e volteggiare come una farfalla e pungere come una vespa, secondo l’insegnamento di Cassius Clay. «I nostri atleti hanno dato un grandissimo esempio», si commuove Serhii Tishchenko, una vita da allenatore a bordo ring, adesso presidente della Federboxe ucraina: «Finora ne eravamo orgogliosi. Adesso, li consideriamo i nostri eroi celesti».

Ore 05:44 – Severodonetsk, il sindaco: 1500 morti, 60% degli edifici distrutto

Sono almeno 1500 i morti nella città ucraina di Severodonetsk , nell’est del Paese, al centro di pesanti bombardamenti dei russi da settimane. Inoltre il 60% degli edifici è stato distrutto. Lo ha riferito il sindaco Oleksandr Stryuk. Severodonetsk è l’unica città del Luhansk, nelDonbass, ancora sotto il controllo ucraino.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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