UCRAINA, KIEV POTREBBE CADERE NELLA NOTTE. CINA: “STOP OSTILITA”. DRAGHI ALLA NATO: “REAZIONE SENZA AMBIGUITA'”

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21.42 Mosca: “Putin e Lavrov non hanno conti all’estero”

Nè il presidente russo Vladimir Putin, nè il suo ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, hanno conti in Gran Bretagna. Lo ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri a Mosca, Maria Zakharova, dopo che il governo britannico ha annunciato il congelamento dei beni di entrambi

21.35 Anche la Gran Bretagna congela gli asset di Putin e Lavrov

Il governo britannico di Boris Johnson ha annunciato stasera l’estensione delle sanzioni anti-russe in risposta all’invasione dell’Ucraina anche personalmente al presidente Vladimir Putin e al suo ministro degli Esteri, Serghei Lavrov.

21.12 Mosca: “No di Kiev ai negoziati”

Kiev si sarebbe opposta all’offerta di negoziata avanzata dalla Russia. Lo ha detto Mosca. L’offerta di dialogo di Mosca all’Ucraina “non è vera diplomazia”, ha detto invece il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price.

20.58 Anche Biden vuole sanzionare Putin e Lavrov

Anche il presidente Usa, Joe Biden, varerà sanzioni direttamente contro il presidente russo, Vladimir Putin, e al ministro degli Esteri, Serghey Lavrov, già nelle prossime ore. Lo hanno riferito fonti alla Cnn. La notizia arriva dopo che Biden – accusato da più parti di non aver adottato misure abbastanza forti contro il Cremlino per l’invasione in Ucraina – ha parlato per 40 minuti con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

20.44 Cina, situazione non va bene, stop ostilità da tutti

L’attuale situazione in Ucraina “è qualcosa che la Cina non vuole vedere”: lo ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, aggiungendo che “tutte le parti devono astenersi” dalle ostilità. Il capo della diplomazia di Pechino ha sottolineato inoltre che “le preoccupazioni della Russia sull’allargamento della Nato a est dovrebbero essere prese seriamente in considerazione e ricere una risposta adeguata”, ma anche che “la Cina rispetta la sovranità di tutti i Paesi, inclusa l’Ucraina”.

Ore 20.15 – Il tweet in russo di Papa Francesco: «Guerra fallimento dell’umanità»
Papa Francesco ha diffuso questa sera sul suo account @Pontifex un tweet con una scritta in russo contro la guerra in Ucraina. Il messaggio riprende un passaggio dell’enciclica “Fratelli tutti”: «Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male», con la firma `Franciscus´ e gli hashtag #PreghiamoInsieme e #Ucraina. È la prima volta che il Pontefice diffonde un tweet in lingua russa.

Ore 20.00 – Draghi alla Nato: «La reazione deve essere determinata»

«Abbiamo condannato con la massima fermezza l’attacco di una brutalità ingiustificata della Russia all’Ucraina. Il comportamento russo è la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica da decenni e soprattutto alla nostra democrazia e libertà». Lo ha detto il premier italiano, Mario Draghi, nel suo intervento alla Nato. «La nostra unità — ha aggiunto — è e sarà sempre la risposta più forte. Manteniamo una posizione coesa e decisa. L’Italia è uno dei più importanti contributori di truppe alle operazioni Nato. Siamo pronti a fare la nostra parte, come sempre, per mettere a disposizione le forze necessarie. La reazione deve essere determinata per evitare qualsiasi ambiguità» .

Ore 19.50 – Colloquio di 40 minuti tra Biden e Zelensky
Il presidente americano Joe Biden ha parlato al telefono per una quarantina di minuti con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo la Cnn i due leader hanno parlato di «sanzioni e assistenza militare», come aveva anticipato in un tweet lo stesso presidente ucraino.

Ore 19.30 – L’Ocse: «Pronti a rivedere l’adesione della Russia»
L’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, sta valutando l’esclusione della Russia da novero dei Paesi aderenti. «Al Comitato per le relazioni esterne —si legge in una nota — è stato chiesto di riesaminare la partecipazione della Russia ai comitati». «L’Ocse —dice ancora il comunicato — continua a essere fortemente solidale con il popolo ucraino e il Consiglio ha deciso di rafforzare il sostegno al governo democraticamente eletto dell’Ucraina».

Ore 19.20 – Per Stoltenberg Putin non si fermerà all’Ucraina
Secondo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg gli obiettivi di Putin «non si limitano all’Ucraina». Stoltenberg ha detto che l’Alleanza ha dispiegato la sua forza di reazione rapida difensiva sul fianco Est. Il timore che, una volta preso il controllo dell’Ucraina, Mosca punti ad aggredire le repubbliche baltiche ex Urss.

Ore 19.10 – Kiev: «Tra Draghi e Zelensky solo un malinteso»

Da fonti diplomatiche nel pomeriggio il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba hanno avuto un colloquio telefonico. Kuleba, in merito all’episodio di questa mattina, ha spiegato a Di Maio che tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il premier Mario Draghi c’è stato «solo un malinteso». La questione sarà risolta «rapidamente, organizziamo una telefonata» tra Draghi e Zelensky, ha aggiunto – secondo le stesse fonti – il ministro degli Esteri di Kiev.

18.46 Stoltenberg: dalla Nato più armi all’Ucraina

Il segretario della Nato Stoltenberg ha detto che l’Ucraina non è l’unico obiettivo di Putin, che la Russia è una minaccia per l’Europa, e che fornirà a Kiev più armi, inclusi dei sistemi di difesa anti-aerea. “La Russia è un paese aggressore e la Bielorussia è sua complice” ha attaccato Stoltenberg. “Gli ucraini stanno combattendo con coraggio e sono in grado di infliggere danni alle forze nemiche”. Al vertice Nato di oggi hanno partecipato anche Finlandia e Svezia, due paesi che Mosca non vuole entrino nell’Alleanza.

Lo ha deciso il governo di Kiev a causa dei combattimenti e della fuga della popolazione dalle zone di guerra

18.25 Mosca prende armi date dall’Occidente a Kiev

Le forze russe impegnate nell’offensiva militare in Ucraina “si sono impadronite di una grande quantità di armi consegnate negli ultimi mesi dai Paesi occidentali” a Kiev. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.

Ore 18 – Attacco a Mariupol (e il punto della situazione militare)
Un attacco dal mare è in corso da alcune ore contro il porto ucraino di Mariupol, già bersaglio ieri di un pesante bombardamento. Lo annunciano fonti del Pentagono. I russi continuano dunque a muoversi sullo scacchiere ucraino lungo più direttrici: sono entrati nel Paese sia da Est (attraverso Kharkiv) che da Nord, attraverso la Bielorussia mentre molti sforzi si concentrano per prendere d’assedio la capitale Kiev.

Ore 17.45 – Abramovich vuole vendere il Chelsea

Il Chelsea potrebbe essere messo in vendita e diversi gruppi di investitori starebbero già presentando offerte alla proprietà russa del club di Premier League. Lo riferisce Bloomberg che cita fonti vicine alle trattative. Secondo l’agenzia americana il magnate russo Roman Abramovich, amico di Vladimir Putin, potrebbe presto decidere di vendere gli asset del gruppo per timore di ripercussioni legate alle sanzioni che diversi Paesi stanno imponendo a Mosca per l’invasione dell’Ucraina.

Ore 17.35 – Russia fuori anche dall’Eurovision song contest
Nessun cantante russo potrà partecipare all’edizione di quest’anno dell’Eurovision Song Contest, che prevede la finale a Torino. Lo hanno deciso gli organizzatori dell’Ebu, European Broadcasting Union, ovvero i servizi pubblici europei. In una nota si legge che la decisione è stata presa per il timore che, alla luce della crisi senza precedenti in Ucraina, l’inclusione di una voce russa nel Contest di quest’anno porterebbe screditare la competizione stessa.

Ore 17.20 – Oltre 11.000 rifugiati in Romania, 50.000 in tutto
Continua la fuga degli ucraini dal loro Paese. Secondo il sito Ukrainska Pravda ben 11.000 persone hanno passato nelle ultime ore la frontiera con la Romania. Sempre molto forte il flusso verso la polonia (con i treni in partenza da Leopoli) o verso la Moldavia. Secondo Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, già 50.000 cittadini ucraini hanno ricevuto assistenza.

Ore 17 – Anche Putin e Lavrov bersaglio delle sanzioni
Anche i beni personali di Vladimir Putin e Sergei Lavrov saranno bersaglio di sanzioni da parte della ue. Lo ha annunciato la ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock

Ore 16.58 – I dubbi sui possibili colloqui Mosca-Kiev

C’è la possibilità di avviare colloqui tra Kiev e Mosca? Le voci si accavallano: secondo alcune fonti l’Ucraina ha chiesto di spostare la sede del confronto da Minsk a Varsavia. «Abbiamo offerto un incontro, ma poi gli ucraini hanno interrotto i contatti» afferma il portavoce del cremlino Dimitry Peskov. Secondo i media russi il silenzio di Kiev serve solo a guadagnare tempo e a installare nuovi dispositivi militari alle porte delle città.

16.57 Pentagono: “Assalto anfibio in corso a Mariupol. Fino ad ora 200 missili lanciati”

Gli Stati Uniti hanno indicazioni sul fatto che un assalto anfibio è in corso a ovest di Mariupol. Lo afferma un funzionario del Pentagono citato dai media americani secondo cui fino ad ora lgli Usa avrebbe registrato il lancio di oltre  200 missili

16.50 Dombrovskis: “Su sanzioni tutte le opzioni sul tavolo, anche Swift”

C’è anche l’eclusione della Russia dal sistema die pagamenti Swift sul tavolo tra le possibili sanzioni europee ai danni della Russia. Lo ha detto il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis , in occasione dell’Eurogruppo. “Tutte le opzioni sono sul tavolo, anche Swift”.

16.35 Russia estromessa dal Consiglio d’Europa

“Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, di cui l’Italia ha la presidenza, ha preso la decisione di estromettere dalla propria membership la Federazione Russa, ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto del Consiglio d’Europa. L’Italia ritiene che si tratti di una misura necessaria alla luce dell’inaccettabile aggressione militare russa ai danni dell’Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, presidente in esercizio del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. La Russia è uno dei 47 membri dell’organismo per i diritti umani dal 1996. È stata espulsa dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa per l’annessione della Crimea nel 2014, ma è stata reintegrata nel 2019 con pieni diritti.

16.21 Putin sente Lukashenko per i colloqui a Minsk

Il Cremlino fa sapere che il presidente russo, Vladimir Putin, ha sentito il suo omologo bielorusso per oreganizzare i colloqui a Minsk. Secondo Mosca, l’Ucraina avrebbe proposto la capitale della Polonia, Varsavia, e avrebbe poi interrotto i contatti.

16.06 Mosca: “Eventuali colloqui non bloccheranno l’operazione”

Eventuali negoziati tra Mosca e Kiev non bloccheranno l’operazione militare lanciata dal presidente russo Vladimir Putin contro l’Ucraina. Lo ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, dopo che il Cremlino si è detto pronto a mandare una delegazione a Minsk per colloqui con la controparte ucraina.

16.06 Mosca: “Eventuali colloqui non bloccheranno l’operazione”

Eventuali negoziati tra Mosca e Kiev non bloccheranno l’operazione militare lanciata dal presidente russo Vladimir Putin contro l’Ucraina. Lo ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, dopo che il Cremlino si è detto pronto a mandare una delegazione a Minsk per colloqui con la controparte ucraina.

15.48 Putin chiede all’esercito ucraino di prendere il potere a Kiev

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha lanciato un appello ai militari ucraini perchè “prendano il potere” a Kiev, rovesciando il presidente Volodymyr Zelensky e il suo entourage, che ha definito “banda di neo-nazisti e drogati”. “Prendete il potere nelle vostre mani. Mi sembra che sarà più facile negoziare tra noi”, ha detto Putin all’esercito ucraino in un intervento trasmesso dalla televisione russa, affermando che la Russia non sta combattendo contro le unità dell’esercito ma contro formazioni nazionaliste che si comportano “come terroristi” usando i civili “come scudi umani”.

15.47 Borrell:”Cina convinca Mosca a fermare l’invasione”

“Ho avuto questa mattina un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping e ho chiesto di esercitare la sua influenza per il rispetto della sovranità dell’Ucraina e per un negoziato. È stato un colloquio molto costruttivo”. Lo dice l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell.

15.39. Zelensky in video con i leader Ue: “Forse è l’ultima volta che mi vedete vivo”

“Durante la videoconferenza della scorsa notte il presidente ucraino Zelensky ha detto ai leader dell’Ue: ‘Questa potrebbe essere l’ultima volta che mi vedete vivò, mi hanno detto due fonti informate sulla chiamata”. Lo scrive su Twitter Barak Ravid corrispondente diplomatico di Walla News e Axios.

15.37. Nyt: “Da Usa richiesta di aiuto a Cina contro l’invasione russa”

L’amministrazione americana ha cercato fino all’ultimo un sostegno cinese per impedire l’invasione russa della’Ucraina. Lo scrive il New York Times spiegando che funzionari americani avrebbe avuto una mezza dozzina di incontri con alti funzionari cinesi – di cui l’ultimo mercoledì – presentando informazioni sulle truppe russe ammassate intorno all’Ucraina e “supplicando” un intervento anti-invasione

Ore 15.15 —Il sindaco di Kiev: fate scorte di acqua e cibo
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, chiede agli abitanti della capitale ucraina a fare scorte di acqua, generi alimentari e beni di prima necessità mentre i russi stringono su Kiev. «Fate scorte di acque, cibo e beni di prima necessità, preparate vestiti caldi e coperte da portare nei rifugi».

Ore 15.10 — La conferma dell’Austria: L’Ue congela i beni di Putin e Lavrov

Ore 15 — Il Cremlino sulla telefonata a Xi: concorda, sanzioni illegittime
Il Cremlino ha divulgato in una nota qualche osservazione sulla telefonata di oggi tra Putin e Xi. Il presidente cinese ha affermato di «rispettare le azioni della leadership russa» in Ucraina.I due capi di Stato avrebbero assicurato di essere «pronti a una stretta cooperazione e un sostegno reciproco alle Nazioni Unite e negli altri fori». Soprattutto, avrebbero sottolineato «l’inaccettabilità dell’uso di sanzioni illegittime per raggiungere gli obiettivi basati sugli interessi di singoli Paesi».

Ore 14.5o — L’ex presidente Poroshenko (con kalashnikov): Putin è pazzo
L’ex presidente Petro Poroshenko è stato intervistato dalla Cnn, in strada a Kiev, con in braccio un Kalashnikov , e ha definito Vladimir Putin «semplicemente pazzo, puro male che è venuto qui per uccidere gli ucraini. Ma non importa quanti soldati uccida, quanti missili possieda e quante armi nucleari ,noi ucraini siamo un popolo libero con un grande futuro europeo».

Ore 14.42 — Petroliera moldava colpita da un missile nel Mar Nero
Una petroliera battente bandiera moldava è stata colpita da un missile vicino al porto ucraino di Odessa. Lo riferisce l’Agenzia navale moldava: due membri dell’equipaggio sono rimasti gravemente feriti.

Ore 14.30 — Il ministro russo dell’Industria «Abbiamo sostituzioni per tutti i beni importati»

La Russia sostituisce alcuni beni che prima importava dal 2014, ed è «preparata a ogni possibile sviluppo». Così una nota del ministero dell’Industria di Mosca. «Abbiamo la possibilità di sostituire qualsiasi prodotto importato»

Ore 14.27 — «Mille morti tra i soldati russi» riferisce l’esercito ucraino
Le forse armate ucraine hanno comunicato di avere ucciso oltre mille soldati russi. Si tratta, secondo quanto riferisce l’esercito citato dai giornali locali, del peggior bilancio finora subito dalla Russia in un conflitto.

Ore 14.20 — Nuove sirene antiaeree a Kiev

Ore 14.20 — Punita una giornalista russa: aveva raccolto firme contro la guerra
Elena Chernenko, nota giornalista russa, è stata espulsa dai reporter accreditati a seguire il ministero degli Esteri con l’accusa di «mancanza di professionalità» per aver lanciato una petizione contro la guerra in Ucraina che ha raccolto 200 firme.

Ore 14 — Cremlino: siamo pronti a colloqui sulla neutralità dell’Ucraina
La Russia è pronta a inviare una delegazione a Minsk per colloqui con l’Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. «Come sapete, oggi il presidente dell’Ucraina Zelensky ha annunciato la sua disponibilità a discutere dello status neutrale dell’Ucraina», ha riferito. «In risposta, Vladimir Putin è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti dei ministeri di Difesa ed Esteri e dell’amministrazione presidenziale per negoziati con la delegazione ucraina». Il ministro degli Esteri Lavrov ha dichiarato poco prima che «La Russia è pronta a colloqui con l’Ucraina non appena loro deporranno le armi»

Ore 13.45 — Assedio a Kiev, i parà russi all’aeroporto di Gostomel
Il ministro della Difesa russo, sull’agenzia Tass, ha detto che paracadutisti russi sono atterrati nell’area dell’aeroporto di Gostomel, una trentina di chilometri a nord-ovest di Kiev, e che la capitale ucraina è ora assediata da ovest. Viceversa, il presidente ucraino Zelensky ha annunciato in un messaggio video alla nazione che «Lo sbarco nemico all’aeroporto e’ stato bloccato e le truppe ucraine hanno ricevuto l’ordine di distruggere l’infrastruttura.»

Ore 13.40 — Mariupol, si combatte in città

Ore 13.28 — La Formula 1 annulla il Gran Premio di Sochi del 25 settembre
Il Gran Premio di Russia di formula 1 non si correrà. La Formula 1 ha comunicato ufficialmente che la gara in programma a Sochi il 25 settembre sarà cancellata dal calendario 2022. La decisione, conseguenza della guerra in Ucraina, arriva dopo un confronto tra i team a Barcellona, dove sono in corso i test pre campionato.

Ore 13.26 – Intelligence Usa: Kiev può cadere presto
Kiev potrebbe cadere nelle mani delle forze russe «nel giro di pochi giorni». Lo dicono fonti dell’intelligence Usa citate da diversi media americani.

Ore 13.15 – Allarme all’ambasciata italiana a Kiev: tutti nei sotterranei
La Guardia Nazionale ucraina ha informato della possibilità di un imminente attacco alla capitale. Il Capo Missione ha disposto che tutti i connazionali (circa 80 elementi, inclusi una decina di minori) presenti da ieri sera presso la presidenza si trasferiscano nel basamento dell’edificio per ragioni di sicurezza.

Ore 13.13 – Zelensky incontra Sean Penn
Oggi a Kiev. L’attore americano è in Ucraina per produrre un documentario sul conflitto. «Sean Penn dimostra il coraggio che manca a molti altri, in particolare ai politici occidentali», ha scritto l’ufficio del presidente su Facebook.

13.50 Ft: “Ue pronta a congelare i beni di Putin e Lavrov”

L’Unione si preapara congelare i beni del presidente Vladimir Putin e del ministro russo Sergei Lavrov nell’ambito del pacchetto di sanzioni in discussione. Lo riferisce il Financial Times, citando tre differenti fonti.

13.28 Zelensky ai volontari europei: “Venite a combattere”

Zelensky nel suo discorso ha invitato anche  volontari europei a venire a difendere il suo paese dall’invasione russa. “Se avete un’esperienza di combattimento potete venire nel nostro paese per difendere l’Europa”, ha dichiarato

13.22 Zelensky: “Troppo lenta la risposta europea a invasione”

La risposta europea all’attacco russo è stata troppo “lenta”. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky in un nuovo discorso alla nazione in cui ha chiesto anche che tutte le misure di ritorsione siano “sul tavolo”.
“Come vi difendete se siete così lenti nell’aiutare l’Ucraina?”, ha detto Zelensky. “Annullare i visti per i russi? La disconnessione da Swift? L’isolamento totale della Russia? Il richiamo degli ambasciatori? L’embargo petrolifero? Oggi tutto deve essere sul tavolo, perché è una minaccia per tutti noi, per tutta l’Europa”, ha aggiunto.

Ore 12.39 – Di Maio: 110 milioni di aiuti dall’Italia
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post su Facebook, prima del Consiglio Ue straordinario di questo pomeriggio a Bruxelles: «Ci sono cittadini che stanno soffrendo, e tra questi migliaia di connazionali italiani che stanno vivendo nella paura». «Nelle prossime ore — annuncia Di Maio — in Consiglio dei Ministri stanzieremo un pacchetto da 110 milioni di euro per aiutare il popolo ucraino».

Ore 12.38 – Marine Le Pen favorevole ad accogliere rifugiati in Francia

La leader di estrema destra Marine Le Pen è favorevole all’accoglienza in Francia di rifugiati ucraini, per «dare sollievo alla Polonia». In un’intervista all’emittente BfmTv, la candidata del Rassemblement national (Rn) alle presidenziali ha detto che «bisogna fare tutto il possibile per far rispettare la Convenzione di Ginevra».

Ore 12.35 – La telefonata con Assad
Su iniziativa siriana, Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente siriano Bashar al-Assad. Lo riporta il servizio stampa del Cremlino, citato da Interfax. «Il presidente siriano ha espresso un forte sostegno all’operazione militare speciale della Russia per proteggere la popolazione civile delle repubbliche del Donbass, condannando al contempo le politiche destabilizzanti degli Stati Uniti e della Nato, che un tempo hanno portato a un grave degrado della situazione in Medio Oriente».

Ore 12.31 – Putin parla con Xi Jinping
Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto una telefonata oggi pomeriggio (ora cinese) con il suo omologo russo Vladimir Putin. Lo riferisce l’emittente statale Cctv.

Ore 12.19 – Pesanti bombardamenti su Kharkiv
Un pesante bombardamento russo è in corso contro Kharkiv, seconda città ucraina con quasi un milione e mezzo di abitanti. Lo riferisce Moscow Times, citando testimoni oculari. Il sindaco ha esortato la popolazione a ripararsi nei rifugi,nelle cantine e nelle stazioni della metropolitana.

Ore 12.10 – Mosca: una vergogna la decisione della Uefa
Il Cremlino ha definito «una vergogna» la decisione della Uefa di spostare la sede della finale della Champions League a Parigi. «San Pietroburgo avrebbe potuto offrire le migliori condizioni possibili per lo svolgimento di questo evento calcistico», ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov.

12.24 Aumento delle radiazioni a Chernobyl

Lo registrano le autorità ucraine. L’aumento del livello di radiazioni nei pressi della centrale nucleare è “dovuto al movimento di una grande quantità di equipaggiamento militare pesante attraverso la zona di esclusione”, con conseguente “aumento di polvere radioattiva contaminata nell’aria”, ha affermato l’Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare, citato da Interfax. “Lo stato degli impianti nucleari e degli altri impianti della centrale nucleare di Chernobyl è invariato”

12.22 Pacifisti arrestati in Russia, la condanna dell’Onu

L’Onu ha condannato gli “arresti arbitrari” effettuati nelle ultime ore in Russia fra i manifestanti contro la guerra. Si stima che almeno 1.800 persone siano state fermate durante le proteste per l’invasione del Paese.”Arrestare le persone che esercitano il diritto alla libertà di espressione o partecipano a una riunione pacifica rappresenta un’arbitraria privazione della liberta’”, ha detto il portavoce per i Diritti umani dell’Organizzazione. Come nel resto del mondo, anche in molte città della federazione ci sono state manifestazioni di protesta, dopo l’attacco. Mosca reagisce: “Quelle proteste erano illegali”

Ore 12.09 – Il Cremlino: Zelensky è presidente dell’Ucraina
Il Cremlino ha assicurato di riconoscere Volodymyr Zelensky come presidente dell’Ucraina. «Sì, certo, Vladimir Zelensky è il presidente dell’Ucraina», ha detto il portavoce Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda della stampa. Ancora per quanto?

Ore 11.35 – Lavrov, pronti a colloqui se Kiev «depone le armi»

La Russia è pronta a parlare se l’Ucraina «depone le armi». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. «Non c’è la possibilità di riconoscere l’attuale governo come democratico» ha aggiunto, specificando poi che Mosca non intenda «occupare l’Ucraina» e ribadendo di voler «denazificare» il Paese, come detto da Putin nel suo discorso di ieri. «Durante tutti questi anni la popolazione delle vostre repubbliche è stata molestata e attaccata quotidianamente dal regime di Kiev, che ha deliberatamente preso la strada della russofobia e del genocidio». «Ci vendicheremo delle sanzioni dell’Occidente», ha poi detto Lavrov.

Ore 11.27 -Glucksmann: sequestriamo le ville dei russi in Costa Azzurra L’eurodeputato francese del movimento Place Publique, Raphael Glucksmann, chiede il sequestro dei beni degli oligarchi russi in Francia, incluso le ville in Costa Azzurra o gli chalet di montagna a Courchevel. Intervistato da radio RMC, Glucksmann ha detto che bisogna «colpire direttamente Vladimir Putin e l’insieme degli oligarchi che sono i pilastri del regime».

Ore 11.18 – Draghi: crisi lunga e difficile da ricomporre
«La crisi di portata storica che l’Italia e l’Europa hanno davanti potrebbe essere lunga e difficile da ricomporre, anche perché sta confermando l’esistenza di profonde divergenze sulla visione dell’ordine internazionale mondiale che non sarà facile superare». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso dell’informativa urgente sul conflitto tra Russia e Ucraina nell’aula di Montecitorio.

Ore 11.05 Mosca: sanzioni contro l’Occidente
La Russia ha preparato un pacchetto di sanzioni di ritorsione contro l’Occidente. Lo ha detto il presidente presidente della Duma, citato dall’agenzia governativa Tass.

10:31 Kiev, carri armati russi in città

Carri armati dell’unità Z dell’esercito russo, senza insegne, starebbero avanzando in centro città, dove si susseguono esplosioni.

10:20 Profughi, Ue: Consiglio Affari interni straordinario

Nel fine settimana è previsto un Consiglio Affari Interni straordinario sulla guerra in Ucraina. La riunione dei ministri dell’Interno europei avrà in agenda il piano di emergenza che l’Ue sta preparando per affrontare l’arrivo di migliaia di ucraini in fuga. Al vertice dei leader europei è stato raggiunto un accordo di massima sull’applicazione della solidarietà dei Paesi membri nei confronti delle capitali che saranno maggiormente interessate dall’arrivo di rifugiati.

10:14 Kiev, spari nel quartiere governativo

I media locali riferiscono di spari avvertiti vicino al quartiere governativo di Kiev, mentre le truppe russe si dirigono verso la capitale.

10:30 Russia, distrutti 14 sistemi antimissilistici

Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. ha annunciato che l’esercito russo ha distrutto 14 sistemi antimissilistici e abbattuto cinque aerei, cinque droni e un elicottero durante un’operazione militare speciale in Ucraina. Le forze armate di Mosca hanno smantellato anche 36 stazioni radar. “Sono stati distrutti diciotto carri armati e altri tipi di veicoli da combattimento, sette lanciarazzi, 41 veicoli a motore militari e cinque navi militari”, ha concluso Konashenkov

Ore 10.25 – Russia: oltre 400.000 firme contro guerra
Ha raccolto oltre 400.000 firme in meno di un giorno una petizione online contro la guerra in Ucraina pubblicata sulla piattaforma Change.org: lo riferisce la testata russa online Meduza, secondo cui la raccolta di firme è stata creata dall’attivista per la difesa dei diritti umani Lev Ponomaryov. «Prendete parte al movimento contro la guerra, opponetevi alla guerra. Fate questo per mostrare al mondo intero che in Russia c’erano, ci sono e ci saranno persone che non accetteranno le bassezze perpetrate dalle autorità»..

Ore 10.18 – Anche i talebani preoccupati per i civili ucraini

«Preoccupazione» per i civili in Ucraina arriva dai talebani, che dallo scorso agosto sono di nuovo padroni dell’Afghanistan e che ora chiedono «moderazione» a «tutte la parti». I padroni di Kabul rivendicano una «politica estera neutrale», non criticano «l’operazione militare speciale» promossa da Vladimir Putin e confidano che la «crisi» attuale possa risolversi «tramite il dialogo e in modo pacifico».

Ore 10.12 – «Russia come Corea del Nord»
Il presidente lettone Egils Levits: «La cosa più importante è isolare il regime criminale russo dal mondo, come si è fatto con la Corea del Nord».

Ore 10.05 – Spari nella «zona governativa» di Kiev
Lo riferisce l’agenzia Ap.

Ore 10.04 – Anche la Georgia non vuole ferire la Russia
Lo dice il primo ministro, Irakli Garibashvili, all’agenzia russa Tass. «Siamo venuti a conoscenza delle azioni dei nostri partner internazionali in seguito all’azione militare in Ucraina, ossia sanzioni economiche e finanziarie per la Russia. Voglio che sia chiaro che, considerando il proprio interesse nazionale, la Georgia non intende partecipare». Chiarissimo: nel 2008 il Paese è stato invaso dalla Russia.

Ore 9.59 – Cina contraria a sanzione per la Russia
La Cina «si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia». Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo cui «gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011», che sono risultati strumenti «non fondamentali ed efficaci per risolvere i problemi».

Ore 9.55 – Mosca chiude lo spazio aereo ai britannici
La Russia ha chiuso il suo spazio aereo a tutti gli aerei britannici, o legati al Regno Unito. Lo ha annunciato l’autorità russa per l’aviazione.

Ore 9.34 – Mosca: pieno controllo di Chernobyl
«Ieri unità delle forze aviotrasportate russe hanno preso il pieno controllo del territorio nell’area della centrale nucleare di Chernobyl». Lo ha affermato il generale russo, Igor Konashenkov, in dichiarazioni riportate stamani da Sputnik in cui ha parlato di un «accordo con un battaglione distinto a difesa dell’impianto nucleare dell’Ucraina sulla sicurezza congiunta delle unità e del sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl».

Ore 9.32 – Pacchetto sanzioni, la prossima riunione Ue
Alle 15 si riuniranno a Bruxelles i ministri degli Esteri dell’Unione europea per adottare formalmente il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russi, che lascia fuori quelli che erano ritenute misure pesanti: l’esclusione di Mosca dal sistema Swift per la transazioni nazionali e il settore energetico. Un risultato dettato, secondo le fonti di Bruxelles, dalle pressioni di Italia, Francia e Germania. Si lavora tuttavia già a un terzo pacchetto che potrebbe includere anche questi elementi.

Ore 9.00 – Zelensky sente Johnson: «Rafforzare sanzioni»
«Oggi più che mai abbiamo bisogno del supporto dei partner». Così su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver sentito il primo ministro inglese Boris Johnson con il quale «abbiamo parlato degli attacchi insidiosi a Kiev da parte dell’aggressore». «Chiediamo un’efficace azione di contrasto alla Federazione Russa. Le sanzioni devono essere ulteriormente rafforzate».

Ore 8.57: la giunta birmana sta con Mosca

E ti pareva: la giunta militare del Myanmar sostiene la decisione della Russia di invadere l’Ucraina. Come ha detto il portavoce della giunta, generale Zaw Min Tun al New York Times, «la Russia ha fatto la sua parte per mantenere la sua sovranità, e penso che sia la cosa giusta da fare. La Russia è un grande Paese tra le potenze mondiali e sta dimostrando che gioca anche un ruolo principale nel mantenimento della pace mondiale».

Ore 8.43 – «Camion russi verso il centro di Kiev»
L’esercito russo avrebbe sequestrato due veicoli delle forze armate ucraine e i militari, indossate le uniformi ucraine, si starebbero spostando nel centro di Kiev. Sarebbero seguiti da una colonna di camion militari russi. Lo riferisce il viceministro della Difesa, stando a quanto riporta da Kiev l’Independent.

Ore 08.39 – Macron: «Pronti a mettere in sicurezza Zelensky» `
La «sicurezza» del presidente ucraino è in gioco, la Francia è pronta «ad aiutare se necessario». Lo afferma il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian.

Ore 8.38 – «I russi preparavano l’invasione totale da un anno»

«La nostra convinzione è che i russi vogliano invadere tutta l’Ucraina»: a dirlo a Sky News è il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, secondo cui il presidente russo Vladimir «Putin la preparava da molti, molti mesi, certamente da un anno». Per Wallace a Putin gli sforzi della diplomazia «non interessavano», dal momento che il suo piano è sempre stato quello di «accaparrarsi la terra».

08.36 Corte penale internazionale: possibile indagine per crimini di guerra

Il procuratore capo della Corte penale internazionale con sede all’Aia, Karim Khan, ha ricordato alle parti in conflitto in Ucraina che sia Kiev che Mosca hanno accettato la giurisdizione del tribunale nel 2015 e che quindi ogni possibile “crimine di guerra, contro l’umanità o genocidio” commesso in questa fase di conflitto può essere oggetto di indagine da parte della corte.

08:06 Presidente dell’Iran a Putin: “L’espansione della Nato è una seria minaccia”

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi, nel corso di un colloquio telefonico con il capo di stato russo Vladimir Putin, ha detto che “un’espansione a est della Nato rappresenta una seria minaccia alla stabilità e alla sicurezza di Paesi indipendenti in varie aree”. Lo riporta l’agenzia Irna.

Ore 8.06 — Carri armati russi entrano a Kiev
Il ministero della Difesa ucraino: i russi hanno sequestrato due carri armati ucraini, hanno indossato le uniformi ucraine e li stanno muovendo verso il centro di Kiev. Dietro, una colonna di blindati russi.

7:17 Ministero della Difesa Kiev: “La Russia ha già perso 800 uomini”

Secondo il ministero della Difesa di Kiev la Russia ha già perso in Ucraina 800 uomini. Le perdite includono sette aerei, sei elicotteri, 130 veicoli blindati e oltre 30 carri armati.

07:09 Ministero dell’Interno ucraino: “Oggi il giorno più difficile”

Il consigliere del ministero degll’interno ucraino Anton Gerashchenko: “Oggi sarà il giorno più difficile. Il piano del nemico è di sfondare con colonne di carri armati da Ivankov e Chernihiv a Kiev. I carri armati russi ‘bruciano bene’ quando i nostri ATGM – Stugny, Corsairs e regali dei nostri alleati NWLAW e Javelin – li colpiscono. I Difensori di Kiev sono pronti!” – ha scritto su Telegram.

06:52 Zelensky: “Sanzioni contro Mosca non sono sufficienti. Noi soli a difenderci”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha dichiarato che la continua aggressione russa contro il suo Paese ha dimostrato che le sanzioni imposte a Mosca dall’Occidente non sono sufficienti. Zelensky ha detto che il mondo continua a osservare da lontano cosa succede in Ucraina. “Questa mattina siamo soli a difendere il nostro stato, le maggiori potenze del mondo restano a guardare da lontano”.

In un nuovo discorso il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha detto che “l’Ucraina è rimasta sola, il mondo guarda cosa sta accadendo qui da lontano”.

 

Secondo Zelensky “le sanzioni non sono riuscite a convincere la Russia a desistere”. Il presidente ucraino si è però anche detto sicuro che la Russia dovrà aprire un dialogo “prima o poi per mettere fine alle ostilità e fermare questa invasione. Prima inizia questo dialogo, minori saranno le perdite per la Russia”.

“Secondo le nostre informazioni, il nemico mi ha contrassegnato come obiettivo numero 1 e la mia famiglia, come obiettivo numero 2. Vogliono distruggere politicamente l’Ucraina distruggendo il capo di stato. Secondo le nostre informazioni gruppi di sabotaggio nemici sono entrati a Kiev. Resto nella zona del governo insieme ad altri»: è questo uno dei passaggi più drammatici del videomessaggio alla nazione diffuso dal presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, nella notte fra giovedì e venerdì, al termine della prima giornata di guerra scattata con l’invasione e gli attacchi delle truppe russe . «L’Ucraina è stata lasciata sola a combattere contro l’Armata rossa» ha aggiunto, «chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all’Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura»?

06:05 Sindaco di Kiev: “Non abbiamo altra scelta che combattere”

“Ora non abbiamo altra scelta che prendere le armi e combattere”. Lo ha detto il sindaco di Kiev ed ex campione di pugilato, Vitali Klitschko, in un’intervista alla tv britannica Itv.

 

06:01 Russi bombardano aeroporto nel nord ovest

Le forze russe hanno iniziato alle 6.10 (le 5.10 ora italiana) a bombardare l’aeroporto di Velyka Omelyana, a 4 chilometri da Rivne, cittadina del nordovest dell’Ucraina a circa 300 chilometri da Kiev e 160 dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il capo dell’Aeronautica militare nello scalo.Alcuni residenti testimoniano di violente esplosioni. L’attacco è confermato anche dalle autorità locali. Secondo i militari, c’è stata un’esplosione che ha distrutto la pista di riserva. Nessuno è rimasto ferito, hanno aggiunto.

 

05:50 Due palazzi in fiamme a Kiev

Due palazzi che ospitano appartamenti sono in fiamme nel settore sud-est di kiev: lo indicano foto diffuse dai servizi di soccorso dell’ucraina, rilanciate anche da testate locali. Secondo le ricostruzioni disponibili, l’incendio sarebbe divampato dopo che un aereo, verosimilmente russo, è stato intercettato in volo dalla contraerea. Stando al quotidiano Kyiv Independent, almeno tre persone sono rimaste ferite in modo grave. I soccorritori hanno riferito di un rischio di crollo. In precedenza funzionari del ministero dell’interno dell’Ucraina avevano detto dell’abattimento di un caccia nel settore di Darnytskyi, in una zona residenziale, nel settore sud-orientale della capitale.

05:35 Ucraina denuncia l’orribile lancio di missili russi su Kiev

Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha denunciato “orribili” attacchi con missili dei russi sulla capitale. “L’ultima volta che la nostra capitale aveva visto una cosa del genere era stato nel 1941, quando era stata aggredita dalla germania nazista”. In un messaggio diffuso su Twitter il dirigente ha aggiunto: “Allora l’ucraina sconfisse quel male e lo sconfiggerà ancora oggi. Fermate Putin. Isolate la Russia. Rompete tutte le relazioni. Cacciate la Russia”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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