Sono 33 i rinviati a giudizio, quindi a processo, nell’ambito dell’ultimo filone di inchiesta sulla famiglia di Angelo Simeoli, il noto imprenditore edile da qualche anno finito nel mirino della Dda di Napoli.
L’ultimo processo, scaturito da un’indagine del pm Maria Di Mauro, è iniziato due giorni fa a Napoli nord. Ecco le persone imputate (a vario titolo) per concorso esterno in associazione mafiosa o intestazione fittizia di beni:
Castrese Cecere (nato nel 1991), Laura Certo, Mario Ceparano, Carmine Chimenzi, Mariano Chimenzi, Angelo D’Elia, Arturo De Nora, Raffaele D’Orsi, Marina Esposito, Patrizia Ferrara, Antonio Fiore, Gian Carla Giglio, Angelina Greco, Gabriella Izzo, Paola Lofrano, Amalia Moio, Gaetano Moio, Michele Moio, Christian Montanaro, Salvatore Passaro, Carlo Parisi, Emilia Parisi, Loredana Parisi, Castrese Pezzella, Antonio Polito, Giovanni Russo, Serinelli Tommaso Maria, Michele Turco.
Famiglia Simeoli:
Angelo Simeoli, Carlo Simeoli, Vincenzo Simeoli, Renato Simeoli, Raffaella Simeoli. Per tutti, nei vari casi indicati dalla Procura, con l’aggravante di aver agito per favorire il clan Nuvoletta-Polverino.
La pubblica accusa ha presentato, tra le varie fonti di prova, anche le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia: Biagio Di Lanno, Roberto Perrone, Giuliano Pirozzi, Salvatore Izzo, Rosario Frongillo, Emilio Di Caterino, Luigi Guida, Angelo Parente, Oreste Spagnuolo, Salvatore Speranza, Luigi Tartarone, Gaetano D’Ausilio, Massimo Tipaldi, Gaetano Vassallo e Domenico Verde.
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