In un sol colpo, Rodolfo Visconti incassa un doppio ceffone: il Consiglio comunale con 13 voti favorevoli, sette contrari e tre astenuti (Abbatiello, Carandente Enza, Concilio, questi ultimi due di maggioranza) ha censurato ufficialmente il vicesindaco Paolo D’Alterio, fedelissimo del primo cittadino. D’Alterio è stato in pratica sfiduciato dal civico consesso e ora il sindaco – come la prassi imporrebbe – dovrebbe esautorarlo.
A votare contro D’Alterio anche l’intero gruppo consiliare del Pd, il partito del sindaco, ad eccezione di Annarita Savanelli, assente per motivi personali. Il sindaco, di fatto, da oggi è senza una maggioranza. Se non si dimette, toccherà alle forze di minoranza proporre una sfiducia presso uno studio notarile. Il Pd ha bocciato sonoramente D’Alterio, ma più in generale la linea politica dettata da Visconti. D’Alterio non è stato difeso nemmeno da due esponenti della lista Visconti, Concilio e Carandente Enza, entrambi astenuti. Eloquenti anche le parole pronunciate in aula dal capogruppo Pasquale Coppola. Il Consiglio sta proseguendo con altri importanti punti all’ordine del giorno, tra cui la vicenda dell’esternalizzazione del servizio idrico.
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