Giudice di Pace di Marano, il solito film: avvocati contro l’ennesima richiesta di chiusura di un presidio immerso in una miriade di problemi e segnalato nella relazione per lo scioglimento del Comune

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È il solito film, già visto più volte. Da un lato il presidente del Tribunale di Napoli Nord che chiede la chiusura del Giudice di Pace di Marano, dall’altro l’Avvocatura che insorge, temendo disastri per cittadini e professionisti. Ma dietro la consueta contrapposizione istituzionale si nasconde una realtà ben più complessa.

La sede di Marano è da tempo una struttura al limite – anzi, oltre il limite – per condizioni funzionali, organizzative e di sicurezza. Non è un mistero: la situazione è finita anche nella relazione che ha portato allo scioglimento del Comune di Marano per infiltrazioni mafiose, dove si parla esplicitamente di un contesto in cui maturano “svariate illegalità”.

A questo si aggiunge una grana mai risolta: quella del personale. Gli enti aderenti alla convenzione non hanno mai garantito le risorse necessarie, lasciando l’Ufficio in costante carenza d’organico. Il Ministero della Giustizia richiede personale qualificato e stabile, ma la realtà è fatta di vuoti cronici e soluzioni tampone, con il rischio di compromettere l’efficienza e la stessa credibilità dell’ufficio.

L’Ufficio del Giudice di Pace di Marano – nato dalla collaborazione di sette Comuni dell’hinterland nord di Napoli (tra cui Marano, Melito e Giugliano) – serve un bacino di oltre 350 mila abitanti e gestisce ogni anno decine di migliaia di procedimenti civili, risultando tra i più attivi della Campania.

Gli avvocati del Consiglio dell’Ordine di Napoli Nord si oppongono con forza all’ipotesi di soppressione, avvertendo che ciò aggraverebbe la già critica situazione del Tribunale di Aversa, privo di personale sufficiente. Secondo la nota approvata dal COA, la chiusura “allungherebbe i tempi della giustizia, metterebbe a rischio il diritto di difesa e penalizzerebbe l’intero tessuto sociale ed economico del territorio”.

Ma sullo sfondo restano indagini in itinere coordinate dalla Procura di Napoli Nord, e una realtà amministrativa e territoriale dove le ombre di illegalità non possono essere ignorate.

Il Giudice di Pace di Marano si trova così nel cuore di un territorio fragile e complesso, dove la legalità va sostenuta e rafforzata, non indebolita da inefficienze e contraddizioni. Un presidio di giustizia non può reggersi su fondamenta incerte, né diventare terreno di contesa tra istituzioni e categorie.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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