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La delicata situazione amministrativa di Marano di Napoli, da tempo sotto la lente d’ingrandimento per possibili infiltrazioni mafiose, si arricchisce di un nuovo, inquietante capitolo. Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, alcuni esponenti di partiti locali avrebbero e starebbero tentando a più riprese manovre per scongiurare lo scioglimento. La strategia si sarebbe concretizzata in un avvicinamento a un deputato di centrodestra, proveniente dall’area casertana, membro della stessa commissione in cui siede un esponente di sinistra che, in passato, fu solerte e deciso nel mettere fuori gioco Visconti e che ora invece non sembra avere le stesse, granitiche certezze. Le pressioni di cui parlavamo nei giorni e settimane scorse non erano una boutade, ma un dato di fatto pressoché acclarato, confermato anche da autorevoli fonti.
L’obiettivo di tale contatto sarebbe improntato ad ottenere un intervento politico di alto livello per bloccare la procedura di scioglimento del consiglio comunale. In cambio di questo presunto favore, alcuni esponenti locali di sinistra si sarebbero impegnati a garantire un significativo bacino di voti alle prossime elezioni regionali in favore di un candidato specificamente sostenuto dal deputato in questione, che si sussurra sia di area meloniana.
L’ombra di possibili accordi sottobanco, finalizzati a preservare posizioni di potere in cambio di sostegno elettorale, rischia di minare il lavoro svolto dagli ispettori, dal Prefetto, dalla magistratura e dalle forze dell’ordine. Le continue pressioni e queste manovre, qualora fossero confermate, rappresenterebbero un quadro allarmante che necessita di una seria attenzione da parte delle autorità competenti.
Quello che non si è riusciti a fare a livello prefettizio, con tentativi già espletati da determinati personaggi di centrodestra (locali) e di centrosinistra (nazionali), nonché da figure “tecniche”, ora lo si sta tentando su un piano strettamente politico. Di Bari e Piantedosi, ne siamo certi, non si faranno influenzare. Ma è meglio che tutti aprano gli occhi su queste e altre vicende.
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