Il Movimento 5 Stelle scende in piazza contro il piano di riarmo dell’Unione Europea e punta il dito contro il governo di Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen. In piazza Vittorio, a Roma, i militanti del M5S scandiscono i loro slogan. Tra i più gettonati: “No al riarmo”, “Soldi alla sanità e no alle armi” e “Più lavoro meno armi”. Non mancano quelli contro la premier Meloni, il ministro della difesa Guido Crosetto e Carlo Calenda. Tra gli slogan più ripetuti dai manifestanti uno scandisce: “Meloni-Calenda, una stessa agenda”. Altri manifestanti ripetono lo slogan “Meloni e Crosetto toglietevi l’elmetto”.
Sfila anche la tiktoker De Crescenzo
“Sono qui come mamma, donna e per lo stop alle armi”, dice Rita De Crescenzo, tiktoker napoletana, arrivando alla manifestazione per la quale aveva spinto i suoi follower a partecipare. “Quante persone ho mobilitato? Non lo so, non ho mobilitato nulla, siamo tutti qui per dire stop alle armi”, aggiunge De Crescenzo, che afferma di non aver “suscitato nessuna polemica”, ma di aver “dato un messaggio di positività come sempre sui social, perché do il buon esempio”. “Vicinanza particolare con il Movimento 5 Stelle? Con nessuno”, dice la tiktoker, che si augura però di incontrare il presidente Giuseppe Conte.
Mulè: “Bandiere della pace sono bandiera bianca di Kiev”
“Bisogna essere, ancora una volta, ortograficamente in senso politico chiari: non si abbandona l’Ucraina al suo destino, non si consegna a una pace purchessia perché dopo oltre tre anni di guerra si è stanchi, non ci si rifugia in una o in più piazze che mentre urlano pace lasciano indifeso un popolo alla mercé di un esercito aggressore, di uno Stato invasore”, afferma Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, durante il suo intervento al Consiglio Nazionale del movimento a Roma. “Altro che bandiera arcobaleno della pace, quelle piazze consegnano agli ucraini unicamente la bandiera bianca ed è quella che appartiene alla viltà e alla codardia, quella del tradimento di valori e ideali, quella dei rinnegati che per convenienza politica voltano le spalle ai diritti inviolabili e inalienabili di un popolo come sanciti dalla Carta dei diritti universali dell’uomo. Avete sbagliato indirizzo amici della sinistra variegata e dei 5stelle: altro che piazza, vi siete smarriti e il navigatore della coscienza dice che siete finiti in Via dell’ignominia…”.
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