“Questa Meloni non cambia niente”: boss intercettati contro il governo sul 41 bis

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Lotta alla mafia, la strada del governo è quella giusta e non da oggi. Nessun passo indietro. Prove ulteriore, se ma ce ne fosse bisogno, sono “le le intercettazioni pubblicate da La Repubblica, in cui alcuni boss si scagliano contro di me e il Governo italiano per non aver allentato il carcere duro ai mafiosi”. Sono le parole che il premier ha affidato ai suoi profili social. “Un’ulteriore conferma che siamo sulla strada giusta”, scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che assicura: “Il nostro impegno nella lotta alla mafia è totale. Il 41 bis e l’ergastolo ostativo restano capisaldi imprescindibili. Nessun cedimento alla criminalità organizzata finché saremo noi a governare l’Italia”. Il riferimento è ad un articolo del quotidiano diretto da Maurizio Molinari che racconta le intercettazioni della polizia riguardanti l’indagine sul clan Uditore.

Mafia, Meloni: “Ho letto le intercettazioni…”

Alcuni boss della droga se la prendono infatti con Giorgia Meloni e il suo governo perchè non ha allentato il carcere duro dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro. Un esponente della criminalità organizzata – è stato intercettato mentre si scagliava contro il presidente del consiglio perché ha sempre difeso la legislazione antimafia e il 41bis in particolare. E’ accaduto infatti che, dopo poche settimane da quella intercettazione, il primo provvedimento varato in materia di giustizia è stato la salvaguardia dell’ergastolo ostativo. La scelta indigna i mafiosi ma rende chiaro a tutti che il governo Meloni, sin dai primi atti del suo insediamento, si è impegnato in materia di legalità e di contrasto alle mafie.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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