Jannik Sinner vola agli ottavi degli Australian Open senza soffrire troppo contro l’americano Giron, numero 46 Atp. Adesso Jannik sfiderà il vincente tra Kecmanovic e Rune. Il numero uno al mondo chiude la pratica in tre set, in due ore di gioco esaltando il pubblico ancora una volta nella sessione serale sul campo Rod Laver Arena. A parte qualche errore di troppo con il dritto e con la volée, 37 errori gratuti, Sinner non ha sofferto tanto, anche se è consapevole che d’ora in poi dovrà alzare il livello per difendere il suo primo Slam conquistato l’anno scorso a Melbourne. I margini di crescita, anche sul servizio, sono elevati. Con questa vittoria Sinner ha raggiunto gli ottavi in uno Slam per la 15esima volta in carriera, solo Nicola Pietrangeli a quota 16 ha fatto meglio di lui. Agli Australian Open è la quarta volta, è il terzo italiano di sempre dopo Fognini e Seppi. Il numero delle vittorie consecutive sale a quota 16: l’ultimo ko con Alcaraz a Pechino.
Sofia Goggia – 32 anni, al successo n.26 in carriera, il quarto su questa pista (dopo quelli del 2018, 2022 e 2023.) – ha vinto la discesa di Coppa del mondo di Cortina d’Ampezzo, la terza delle otto in calendario in questa stagione. Proprio sul tracciato che fra poco più di un anno ospiterà i Giochi olimpici. Alle sue spalle un po’ a sorpresa la norvegese Kajsa Lie, mentre sul podio al terzo posto c’è l’altra azzurra Federica Brignone, che passa in testa non solo alla classifica generale di Cdm con 539 punti, ma anche a quella di discesa con 189 proprio davanti a Goggia (180). Giornata speciale per Brignone che a Cortina non era mai salita sul podio.
Goggia: “Vincere qui ha un valore maggiore”
“Oggi non avevo paura, ma avevo il cuore in gola. Non è stata la discesa perfetta, ho commesso un paio di errori qua e là ma sono riuscita a rimanere concentrata. Sapete tutti quanto vale Cortina per me, rappresenta un mondo, sono molto molto contenta. Vincere qui ha un valore maggiore“, ha detto Sofia Goggia che sul traguardo si è inginocchiata davanti al pubblico. “La neve era leggermente diversa rispetto alle prove di ieri, leggermente più aggressiva e lo sci grattava di più”.