Il Napoli sta trattando la cessione del georgiano con il Paris Saint-Germain già per il mercato di gennaio. Qualcosa di impossibile fino a qualche mese fa, ma ora ipotesi reale, concreta e con la ‘benedizione’ anche di Conte. Non che il tecnico abbia deciso di mettere sul mercato l’attaccante, ma non ha detto no al suo addio, a patto che a sostituirlo sia un calciatore di suo gradimento ed in grado di far rimanere alta la qualità del reparto offensivo partenopeo. Ma cosa è cambiato rispetto al giorno della presentazione dell’allenatore?
Kvara per Conte è stato come un amore a prima vista, di quelli che perdi la testa al primo sguardo. Poi però c’è la conoscenza approfondita, la quotidianità e può capitare di accorgerti che non è proprio tutto così bello.
Non è stato solo bellezza il georgiano per Conte che ha dovuto fare i conti con gli acciacchi fisici, gli infortuni piccoli e grandi che hanno fatto anche mormorare la piazza napoletana. Ma anche con un atteggiamento non sempre in linea con i principi che l’allenatore ritiene fondamentali: impegno, sudore, applicazione, gruppo. Ecco qualche volta Kvaratskhelia è sembrato giocare più per sé che per la squadra, tentare la giocata personale ad ogni costo, risolvere la partita da solo, più che mettere il suo talento al servizio dei compagni.
Da qui il cambio di prospettiva: Kvara non più intoccabile, anzi vendibile subito, nonostante il primo posto in classifica. E chissà se già a gennaio scoccherà la scintilla tra il georgiano e il Paris Saint-Germain. Quella che tra Conte e Kvaratskhelia forse si è spenta troppo presto
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