Il presidente eletto Donald Trump ha parlato giovedì scorso al telefono con il suo omologo russo Vladimir Putin. Stando a quanto appena rivelato dal Washington Post si tratterebbe del primo contatto ufficiale dopo le elezioni presidenziali del 5 novembre tra il repubblicano, collegato dalla sua dimora a Mar-a-Lago in Florida, e lo zar del Cremlino.
Nel corso della telefonata The Donald avrebbe messo in guardia il leader della Federazione russa dal cercare l’escalation in Ucraina ricordando al suo interlocutore la consistente presenza militare americana in Europa. Secondo le fonti consultate dal quotidiano Usa i due leader hanno discusso dell’obiettivo della pace nel Vecchio Continente e Trump avrebbe in particolare espresso interesse ad approfondire i contatti per discutere della “risoluzione della guerra in Ucraina in tempi brevi“.
Dopo un’iniziale reazione gelida alla rielezione di Trump da parte di Mosca, i toni erano cambiati proprio giovedì scorso quando Putin si era congratulato pubblicamente con il neoeletto per il successo alle urne dicendosi pronto ad interloquire con lui. Inoltre, in un’intervista trasmessa poche ore fa dalla televisione di Stato Rossiya il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva fatto sapere di vedere segnali positivi per uno sviluppo delle relazioni russe con la nuova amministrazione americana.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, anche lui sentito nei giorni scorsi da Trump alla presenza dell’imprenditore sudafricano Elon Musk, non avrebbe trovato obiezioni al dialogo tra il tycoon e Putin. D’altra parte il presidente neoeletto ha più volte dichiarato durante la campagna elettorale di voler risolvere la guerra in Ucraina e un contatto con Mosca era solo questione di ore. A motivare il tempismo del colloquio telefonico ci sarebbe la volontà di Trump di evitare di entrare alla Casa Bianca con un nuovo aggravamento del conflitto a causa di un’escalation russa.
Trump ha precisato in una recente intervista all’emittente Nbc di aver già sentito almeno una settantina di leader stranieri dalla sua rielezione alla presidenza degli Stati Uniti. I colloqui telefonici non starebbero avvenendo tramite il supporto del dipartimento di Stato e degli interpreti ufficiali di Washington poiché il team di transizione dell’esponente del Gop non ha ancora firmato l’accordo con l’Amministrazione dei servizi generali, una prassi prevista nel periodo di passaggio tra la presidenza uscente e quella subentrante. “Lo chiamano direttamente”, ha infatti ammesso una fonte vicina a The Donald.
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