Al netto delle panzane raccontate in giro da alcuni consiglieri di maggioranza e dai tre profili fake – che da qualche tempo si agitano sui social – di motivi affinché il sindaco Matteo Morra debba dimettersi ve ne sono a bizzeffe.
E allora, senza indugi, restando come sempre ai fatti, ecco l’elenco, persino parziale:
- Fallimentare gestione vicenda scuola San Rocco. Nessun accordo con i proprietari, favolette raccontate per mesi e smentite dai D’Ambra. Nessun lavoro di adeguamento nello stabile che, condono o non condono, scuola non è. Incomprensibile scelta di non utilizzare almeno uno dei beni indicati dagli ex commissari e incomprensibile la scelta di espropriare un nuovo terreno per realizzare, forse tra 8 anni, una nuova scuola, quando c’è già un terreno comunale disponibile all’uso.
- Rimette i sorveglianti dell’igiene urbana al suo posto e, dopo dieci giorni, arrivano le richieste di misure cautelari per due dei quattro indagati. Tempismo perfetto, sindaco. I sorveglianti furono spostati ad altri settori dai commissari e un motivo – pur volendo essere garantisti con tutti – forse c’era.
- Igiene urbana, si prosegue di proroga in proroga con la Green line e le proroghe, come tutti sanno, sono illegittime. E poi la palla megagalattica, rilanciata da qualche assessore, che non si possono applicare penali per il mancato spazzamento. Nessuno è al di sopra della legge, ma manco questo sapete? Le penali si applicano anche alle ditte confiscate e anche se sono in white list, perché tutte – per aver contratti pubblici – sono in white list.
- Scelte politiche discutibili, come quelle di portare in giunta soggetti citati nei decreti di scioglimento per camorra.
- Scelte politiche discutibili: essersi assicurato sostegno, in campagna elettorale, di soggetti citati nei decreti di scioglimento e di un imprenditore, amico e sostenitore che partecipa ai brindisi di palazzinari coinvolti in diversi processi.
- Gestione Giudice di Pace. Ora, per uscire dall’impasse, si propone di spostarlo nella storica sede comunale di corso Umberto. Un presidio che fa acqua da tutte le parti, una convenzione tra comuni che ha ancora criticità, come rilevato dal Ministero della Giustizia. L’unica cosa da fare è togliersi dai piedi i privati – proprietari di due terzi dell’immobile – e la loro pesante zavorra. Il Giudice di Pace ritorni nella vecchia sede o in un altro bene del Comune.
- Mistero fitto, fittissimo sul nuovo piano urbanistico comunale e sulla questione dei vani zero. Vani zero e terreni espropriati, come si sussurra negli uffici? E con quali soldi?
- Questione Municipia. Troppe anomalie, troppe lamentele da parte dei cittadini. C’è stata o c’è qualche forma di controllo?
- Giunta, eccezion fatta per un assessore, di basso livello.
La fortuna di Morra, per ora, è una sola: opera in territorio in cui non c’è uno straccio di opinione pubblica, dove il cittadino si muove e agita solo se ha un problema da risolvere: una buca, un rifiuto, un palo della luce che non funziona. Ha dalla sua anche un paio di consiglieri di minoranza e, sempre all’interno della minoranza, uno o due consiglieri che non spingono sull’acceleratore perché un domani non si può mai sapere…
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews