Vincenzo De Luca non ha alcuna intenzione di lasciare la carica di presidente di Regione nonostante la contrarietà della segretaria del Pd Elly Schlein a una sua ricandidatura alle regionali del 2025 per via del limite dei due mandati. Stando a quanto riportato dal Giorno, la leader dem avrebbe promesso una candidatura al M5s di Giuseppe Conte, che al Sud gode ancora di un certo consenso. Proprio in Campania i grillini potrebbero proporre come candidato governatore Sergio Costa o Roberto Fico. Quest’ultimo, però, potrebbe anche correre per la poltrona di sindaco di Napoli nel caso in cui venisse candidato alla presidenza della Regione l’attuale primo cittadino Gaetano Manfredi.
De Luca, però, non molla. E per superare l’ostacolo del tetto dei mandati, vorrebbe approvare in Consiglio regionale una riforma della legge che lo autorizzerebbe al terzo mandato. I vertici del Pd, tuttavia, non vogliono in alcun modo rinunciare alla regola dei due mandati per i presidenti di Regione. “Nessuno è eterno e nessuno è indispensabile”, gli avrebbe mandato a dire Schlein. Che poi avrebbe anche chiamato i consiglieri regionali dem, chiedendo loro di non approvare in Commissione la legge che autorizza il terzo mandato pena l’esclusione dal partito e nessuna possibilità di essere ricandidati. L’appuntamento è lunedì 4 novembre, quando gli otto consiglieri regionali dem si riuniranno alla presenza di De Luca per discutere l’approvazione della riforma.
Ma c’è di più. Infatti, alla riunione dei consiglieri regionali di maggioranza propedeutica alla seduta della Prima Commissione della Regione che votava sugli emendamenti alla proposta di legge regionale che elimina il vincolo del terzo mandato, la tendenza emersa sarebbe quella di tenere separate le questioni del terzo mandato e quella dell’indicazione del candidato alla Regione Campania del 2025.La proposta dovrà, poi, essere approvata il 5 novembre dal Consiglio regionale, così da consentire all’attuale presidente Vincenzo De Luca di potersi ricandidare per la terza volta.
La proposta che sarebbe emersa nella giornata di oggi, sabato 2 novembre, rappresenterebbe una sorta di compromesso per evitare di indicare subito il nome di De Luca che verrebbe formalizzato successivamente. In ogni caso, il governatore starebbe vincendo la partita a man bassa, poiché la maggioranza dei consiglieri è orientata verso il sì al terzo mandato. Insomma, un sostanziale ammutinamento contro Elly Schlein. Un caso, clamoroso, le cui conseguenze potrebbero essere drastiche, sia per la segretaria, sia per chi si ribella alla linea della segretaria stessa.
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