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Se le indagini sulle presunte irregolarità al comparto igiene comunale (rifiuti) venissero confermate ritornerebbe fortemente in risalto la questione morale su di un territorio per anni martoriato dal malaffare.
La strada maestra per blindare l’ ente comunale da qualsiasi pericolo di inquinamento è allontanare ogni personaggio che direttamente o indirettamente ha avuto o ha rapporti con ambienti chiacchierati della comunità; severo controllo con divieto di accesso agli uffici di persone che non hanno nessun titolo a frequentare comparti comunali.
E poi c’è la questione macchina comunale che è la questione madre per la trasparenza della stessa con l’ introduzione dei sorteggi pubblici per ogni atto che comporta l’ assunzione temporanea per servizi poi remunerati dall’ ente come la lista degli scrutinatori e degli stagionali dei rifiuti. Così facendo si toglierebbe la possibilità di azioni illegali da parte di eventuali personaggi che interpretando la cosa pubblica come cosa personale per propri rendiconti potrebbero delinquere e mancare di rispetto a ogni singolo cittadino che non può essere infinocchiato da eventuali imbrogli a proprio discapito.
La storia della cosa pubblica a Marano ci insegna che non bisogna mai abbassare la guardia perché i malfattori e la camorra hanno tentacoli sempre pronti ad attaccare senza scrupoli il bene comune.
Michele Izzo consigliere comunale
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