Gentile direttore , ho letto il suo articolo del 6 c.m. “ la città con mille problemi già è stufa di Morra ………..”, ed ancora una volta ne condivido appieno i contenuti. Infatti a più di un anno dall’insediamento tutto è fermo, tutto rimane nelle intenzioni e nei proclami elettorali nei quali , purtroppo , qualcuno ha creduto. Personalmente non ho votato Morra , non potevo votarlo perché conoscendone i trascorsi , i suoi percorsi , le sue frequentazioni, il suo modo di fare e di atteggiarsi era proprio impensabile votarlo. Ero convinto che se fosse stato eletto saremmo tornati indietro di almeno 20 anni, altro che Marano rinasce con Morra. Finora , purtroppo è così e non poteva essere diversamente. Chi non conosce fatti e personaggi locali, lo ha votato ma poi se ne è pentito a distanza di poco tempo. Anche molti del suo partito sono profondamente delusi. Sul suo conto è un coro unanime di giudizi negativi, fatta eccezione di qualche consigliere comunale, che purtroppo avendo problemi di mezzogiorno ha tutto l’interesse a difenderlo ed andare avanti nell’avventura; anzi qualcuno di loro asserisce che stanno lavorando e affrontando i disastri fatti da amministrazioni del passato, dimenticando che proprio Morra ha rivestito nel passato ruoli istituzionali di vertice sia in amministrazione, che in consiglio comunale, ma anche ruoli di vertice nel suo partito e che inoltre di questa amministrazione fanno parte personaggi che hanno ricoperto ruoli istituzionali in amministrazioni passate. Quindi con le loro affermazioni non fanno altro che dire che stanno lavorando sugli sconci da loro stessi procurati. Inoltre molto attivo sui social interviene troppo spesso, come suo avvocato di ufficio a difendere Morra dalle critiche quotidiane, un signore amico dell’amico del cuore del Sindaco, attualmente impegnato nel campo della ristorazione che ai tempi in cui Morra rivestiva l’incarico di assessore al Comune ed a capo dell’U.T.C. vi era un ingegnere dell’agro aversano, era titolare di una società di lavori edili che pare si fosse aggiudicato appalti di lavori al Comune di Marano e che inoltre sua moglie è stata candidata nelle liste collegate a Morra Sindaco risultando tra le prime non elette.
Come giustamente afferma lei direttore, le problematiche sul tappeto sono tante e sicuramente non potevano servire in questa città , le arcinote politiche strapaesane che hanno portato la città nel baratro e che però questa amministrazione continua a portare tranquillamente avanti per cui il destino dell’amministrazione , come lei afferma , è già segnato e questo è un vero peccato, ma nessuno se ne vuole rendere conto, come a dire si va avanti fin quando sarà possibile
Però come afferma il cittadino nella sua lettera inviata al suo giornale in data odierna, lo stato di allerta è veramente grave, per cui non può più essere sufficiente solo l’attività svolta dalla voce libera del suo giornale , che pure rappresenta un aspetto importante, ma non possono più bastare le rimostranze e le sottolineature che quotidianamente vengono evidenziate dagli articoli giornalistici; sarebbe necessario , come evidenzia il cittadino, di scuotere le coscienze dei cittadini perbene, di quei cittadini che non hanno da difendere interessi personali e che non sono legati o condizionati da niente e da nessuno. Questi cittadini pur dimostrando malcontento e non lesinando critiche per l’inconcludenza e la strafottenza della classe politica locale , rimangono nel chiuso delle proprie case consentendo di fatto tale degrado. Certo che le ricostruzioni nascono dalle macerie ed ormai siamo alle macerie e quindi anche per cercare di smuovere le acque di per se torbite ed evitare ulteriori irreparabili disastri si potrebbe prevedere come prima fase, anche coadiuvati da chi riveste ruoli istituzionali, di promuovere una raccolta di firme e chiedere con valide motivazioni le dimissioni dell’attuale Sindaco nell’interesse della città per poi organizzarsi al fine di porre in essere azioni di protesta democratica contro il degrado e l’abbandono in cui versa la città, non essendo più possibile accettare la litania della mancanza di fondi e la mancanza di personale quale giustificazione per l’immobilismo politico e amministrativo.
Un cittadino che spera che Marano rinasca davvero
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