Dopo lo scandalo espropri dello Stadio Comunale di Marano, del Liceo Segrè, del PalaMarano e del famigerato Ufficio del Giudice di Pace sito dinanzi il Municipio, in questi giorni torna agli onori della cronaca un’altra vicenda molto inquietante. Oggi assume contorni tragicomici, ma all’epoca questo modus operandi rappresentava, con prove evidenti, la prassi utilizzata dagli uffici comunali.
Veniamo ai fatti. Qualche giorno fa l’Ufficio Urbanistica del comune di Marano ha pubblicato una determina con la quale sono state acquisite al patrimonio, con smisurato ritardo, le particelle catastali di proprietà della sig.ra Maria Cacciapuoti, identificabili in via Nuvoletta, già oggetto di esproprio nel 1992 allorquando l’Ente decise di realizzare un Palazzo di Giustizia nell’omonima via, poi divenuto in seguito sede distaccata del tribunale di Napoli.
Ma perchè dopo 32 anni si formalizza l’acquisizione al patrimonio? Ecco i motivi: gli uffici comunali, all’epoca, non eseguirono la trascrizione e volturazione delle procedure espropriative determinando di fatto l’inesistenza della presenza dei beni nel patrimonio dell’Ente.
Nonostante il ricorso presentato dalla proprietaria con il quale si faceva opposizione al valore di esproprio, ad oggi la titolarità resta senza dubbio in capo al comune di Marano e sarebbe il caso di dire “per fortuna”, perchè in altri casi si è persa persino la proprietà, nonostante fior fior di quattrini versati nelle tasche di noti germani proprietari.
Dopo 32 anni gli atti viene autorizzato il conservatore dei registri immobiliari di Napoli 2 alla trascrizione degli atti.
Insomma una vicenda che, a distanza di anni, mette in evidenza la cattiva gestione con cui venivano eseguiti gli espropri rispetto ai quali oggi l’Ente si trova costretto ad effettuare delle transazioni con il comune di Napoli per milioni e milioni di euro. Tanti dubbi restano, tante ipotesi, ma è certo che nessuno di coloro che ha sbagliato ha mai pagato e mai pagherà perchè nessun amministratore o consigliere, tranne qualche caso isolato, ha ben pensato di trasmettere gli atti alla magistratura ordinaria e contabile.
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